Prolungato l’isolamento carcerario di shaykh Salah

Quds Press e PIC. Mercoledì, un tribunale israeliano ha prolungato l’isolamento di shaykh Ra’ed Salah per altri sei mesi.

L’avvocato Khaled Zabarqa aveva rivelato, alcuni giorni fa, l’intenzione israeliana di estendere l’isolamento di shaykh Salah con il pretesto della “sicurezza”.

“È in isolamento da sei mesi fa e oggi (mercoledì, ndr) il tribunale lo ha prolungato per altri sei mesi, il che significa che trascorrerà un anno intero in isolamento”, ha dichiarato Zabarqa all’Agenzia Anadolu.

Secondo Zabarqa, le autorità di sicurezza israeliane, che hanno presentato una richiesta al riguardo al tribunale distrettuale israeliano di Beersheba, hanno affermato che Salah potrebbe rappresentare “una minaccia per la sicurezza di Israele” se fosse rinchiuso con altri prigionieri.

Descrivendo la sessione del tribunale di mercoledì come una mera formalità, Zabarqa ha accusato la corte di “approvare ciò che i servizi di sicurezza volevano senza esaminare la verità delle loro accuse e senza preoccuparsi dell’impatto del suo verdetto sulla salute di shaykh Salah”.

“Israele sta perseguendo Salah per la sua ideologia e credenze religiose e non un reato”, ha affermato l’avvocato.

Condizioni di salute di shaykh Salah e la sua forza d’animo.

Il vicepresidente del Movimento islamico nei Territori palestinesi occupati, Kamal Al-Khatib, ha reso noto che l’estensione dell’isolamento carcerario di Salah, “mira a esercitare pressioni psicologiche, fisiche e morali su di lui per spezzarne la volontà e la determinazione nei confronti della Moschea di Al-Aqsa”.

Al-Khatib ha tuttavia aggiunto: “Shaykh Raed Salah gode di un morale molto alto nonostante lo stato di restrizioni e rigore praticato dal regime israeliano contro di lui giorno e notte.

“Gli avvocati ci hanno rassicurato che la salute e il morale di shaykh Salah sono molto alti, e che è pronto a pagare il prezzo della sua solida posizione nei confronti della Moschea di Al-Aqsa, al fine di preservarne le basi religiose e nazionali”.

Condizioni di detenzione.

L’avvocato di Salah, Khaled Zabarqa, ha spiegato in una nota che “shaykh Salah è attualmente detenuto in isolamento in una piccola cella del carcere di Beersheba, e dorme su un letto di cemento, e quando l’autorità carceraria glielo consente, può lasciare la cella per un’ora, tutti i giorni, nel corso della giornata”.

Per quanto riguarda la salute di Salah, l’avvocato Zebaraa ha affermato che “è rassicurante e che lui è sottoposto a visite mediche. Nonostante lo stato di restrizioni praticato dall’Autorità Penitenziaria nei suoi confronti in modo permanente e continuo, gode di una buona condizione psicologica”.