Pulizia etnica a Gerusalemme: nativo palestinese costretto a demolire la propria abitazione

Gerusalemme/al-Quds-PIC e Quds Press. Martedì sera, l‘autorità israeliana di occupazione (IOA) ha costretto un cittadino di Gerusalemme a demolire la sua casa nel quartiere di Ras al-Amud, vicino al distretto di Silwan, con il pretesto della costruzione senza licenza.

Secondo fonti locali, Moataz Khalil ha dovuto demolire la sua casa, con l’aiuto dei suoi fratelli, per evitare di pagare le spese di demolizione e ulteriori multe alla municipalità israeliana.

Khalil viveva con sua moglie e i suoi figli nella casa che aveva costruito circa 10 anni fa.

La municipalità israeliana ha già costretto Khalil a pagare multe esorbitanti per la costruzione della casa.

I gerosolimitani non hanno altra scelta che costruire senza licenze perché non esistono mappe strutturali che rispondano al naturale aumento demografico.

L’IOA impone restrizioni edilizie ai nativi palestinesi a Gerusalemme e rende loro difficile ottenere le licenze di costruzione.

Si ritiene che la demolizione sistematica da parte di Israele delle case palestinesi nella Gerusalemme occupata miri a distruggere psicologicamente le famiglie palestinesi nel tentativo di costringerle a lasciare la città santa.