Quarta esplosione al Cairo, il bilancio delle vittime sale a sei

RT. Quattro esplosioni hanno colpito il Cairo venerdì, prendendo di mira il quartier generale della polizia, una stazione della metropolitana, una stazione di polizia e un cinema. Tale evidente susseguirsi di attacchi da parte dei militanti ha causato almeno sei morti ed il ferimento di decine di altre persone.

L’ultima esplosione è stata segnalata venerdì sera nei pressi di un cinema nella capitale, il ministero degli Interni egiziano ha affermato che “una persona è stata finora segnalata morta nell’attacco, portando il bilancio totale dei morti a sei”.

All’inizio della giornata, una terza esplosione è avvenuta nelle vicinanze di una stazione di polizia nella periferia della capitale egiziana.L’esplosione, a ovest del Cairo nel quartiere Talebiya sulla strada principale che porta alle piramidi di Giza, non ha causato vittime.

Alcuni minuti prima un’esplosione aveva ucciso un’altra persona e ne aveva ferite altre 15, vicino alla stazione della metropolitana Behooth. Una televisione di Stato ha riferito che l’esplosione è stata causata da un ordigno grossolano.

Ma un rapporto contrastante ha rivelato che l’esplosione sarebbe avvenuta in seguito ad un attacco in movimento nei confronti di alcuni veicoli di sicurezza, durante il quale l’aggressore avrebbe gettato una bomba a mano.

L’esplosione verificatasi in mattinata nei pressi del quartier generale della polizia al Cairo è stato l’attacco di più alto profilo nei confronti delle forze di sicurezza in mesi. È stato effettuato da parte di un attentatore suicida in una macchina carica di esplosivo, che ha fatto detonare di fronte all’edificio.

L’esplosione venerdì mattina presso la Direzione Sicurezza del Cairo ha provocato quattro morti ed il ferimento di altre 73 persone, secondo il ministero della Salute.

Le immagini dalla scena mostrano le facciate danneggiate di diversi edifici in via Port Said, tra cui il quartier generale della polizia e il famoso Museo di Arte Islamica.

Alcuni testimoni hanno riferito che i feriti sono stati trascinati fuori dagli edifici colpiti per essere trasferiti in ambulanza.

Anche il corpo del sospetto attentatore suicida, che a quanto pare ha guidato l’auto fin contro l’edificio, è stato trovato.

L’esplosione è stata sufficientemente potente da essere percepita a chilometri di distanza in tutte le direzioni. Ha inoltre causato una grandescia di fumo nero nel cielo.

“Le vittime sono state relativamente poche considerando la dimensione dell’esplosione”, ha asserito il portavoce del ministero degli Interni HaniAbdel Latif.

Ci sono state anche segnalazioni di raffiche di mitra nella stessa zona in seguito all’esplosione, il che indica probabilmente un attacco da parte di militanti. I testimoni hanno assicurato di aver visto alcuni uomini armati a bordo di moto sparare verso il quartier generale della polizia subito dopo l’esplosione della bomba.

La televisione di stato egiziana ha mostrato la folla riunita di fronte all’edificio del quartier generale subito dopo l’esplosione, che cantava “la gente chiede l’esecuzione dei Fratelli Musulmani”.

Le truppe di sicurezza egiziane ed i soldati dell’esercito hanno dovuto affrontare gli abituali attacchi da parte dei militanti dal luglio del 2013, quando un colpo di stato militare ha deposto il presidente islamista Mohamed Morsi.

Ci sono stati almeno tre attentati dinamitardi nelle ultime settimane all’interno del paese, tra cui quello di un attentatore suicida nei pressi di un’area di polizia a Mansoura, a nord del Cairo, che ha ucciso 15 persone.

“Non sappiamo chi ci sia dietro questi attentati, ma è possibile che essi formino parte di un modello di missione di bombardamenti effettuati da militanti jihadisti collegati alla guerra che infuria nel Sinai. Ed il messaggio al governo egiziano sarebbe: Non accettiamo la vostra costituzione, non accettiamo il vostro governo, li consideriamo entrambi come un tradimento e vogliamo che l’intera istituzione crolli”, è quanto il giornalista Hugh Miles, con base al Cairo, ha dichiarato ad RT.

L’attacco al quartier generale della polizia avvenuto venerdì e la seconda esplosione arrivano in meno di una settimana dall’approvazione di una nuova costituzione da parte degli egiziani, nonostante il tentativo di boicottaggio del voto da parte dei Fratelli Musulmani di Morsi, che è stato messo fuori legge dopo il golpe.

La Fratellanza musulmana stava progettando una massiccia protesta dopo la preghiera del venerdì in tutto il paese, il più grande in una serie di eventi molto simili a questo.

Gli attentati sollevano nuove preoccupazioni in merito alla sicurezza durante le prossime celebrazioni dell’anniversario della rivoluzione del 2011, che spodestò il lungo regime del sovrano egiziano Hosni Mubarak. Il Ministero dell’Interno si è impegnato nel proteggere la celebrazione del sabato.

Nel frattempo, scontri violenti sono scoppiati tra i circa 2.000 sostenitori del deposto presidente islamista Mohamed Morsi e le forze di sicurezza egiziane al Cairo. Gli scontri sono iniziati diverse ore dopo il primo attentato che ha scosso il quartier generale della polizia del Cairo. Alcuni dei manifestanti hanno bruciato pneumatici e lanciato bombe molotov contro le forze di sicurezza, che hanno risposto a loro volta sparando gas lacrimogeni.

Sono stati segnalati degli scontri anche venerdì ad Alessandria, Ismailia e nella città di Suez.

Traduzione di Erica Celada