Banca mondiale: “Quasi 1 milione di persone trarrà beneficio dal potenziamento degli impianti di gestione dei rifiuti solidi a Gaza”

Washington-Wafa. La Global Partnership for Results-Based Approaches (GPRBA), la Partnership for Infrastructure Development Multi-Donor Trust Fund (PID-MDTF) per la Cisgiordania e Gaza e l’autorità nazionale palestinese hanno firmato un accordo di sovvenzione atto a fornire 3,25 milioni di dollari in finanziamenti aggiuntivi per sostenere il progetto attualmente in corso Gaza Solid Waste Management (GSWMP), stando a quanto affermato in un comunicato stampa, il 22 novembre, della Banca Mondiale.

Il GSWMP, che mira ad aumentare la portata delle pratiche e delle infrastrutture di gestione dei rifiuti solidi a Gaza, è stato avviato nel 2014 attraverso un partenariato tra la Banca mondiale, l’Agenzia Francese per lo Sviluppo, l’Unione Europea e altri partner per lo sviluppo. I 29,5 milioni di dollari originariamente stanziati per il finanziamento da queste organizzazioni saranno integrati dal GPRBA, ma gli obiettivi e la strategia del progetto iniziale rimarranno invariati.

Il GPRBA, fondo fiduciario amministrato dalla Banca Mondiale, sostiene progetti di sviluppo tramite il collegamento tra finanziamenti e risultati effettivi raggiunti. A Gaza, il GPRBA fornirà i fondi aggiuntivi adottando un approccio di finanziamento basato sui risultati: partirà dal successo del progetto esistente e fornirà un sussidio per il funzionamento della nuova infrastruttura di gestione dei rifiuti. Il sussidio è concepito per incentivare il fornitore di servizi beneficiario (il Joint Services Council for Khan Younis, Rafah and Middle area; JSC-KRM) a migliorare le proprie procedure di raccolta e trattamento dei rifiuti solidi. Inoltre, lo esorterà a migliorare il recupero dei costi attraverso una migliore riscossione delle tasse degli utenti.

Oltre a colmare le carenze finanziarie, questi fondi aggiuntivi saranno utilizzati per dotare i produttori di rifiuti sanitari di formazione e risorse per smaltire adeguatamente i rifiuti pericolosi e per stabilire standard operativi per le discariche, in modo da affrontare anche il problema dell’inquinamento. Questi standard potrebbero successivamente essere applicati in tutti i territori palestinesi e andrebbero a moltiplicare l’impatto del progetto e a fornire ai residenti di Gaza un servizio municipale necessario, ma spesso trascurato, per rendere la comunità più sana e sostenibile.

Il progetto Gaza Solid Waste Management dà risultati positivi già da diversi anni: ha permesso il finanziamento della costruzione di nuove discariche e di stazioni di trasferimento più igieniche a beneficio di oltre 900.000 persone, quasi il 46% della popolazione totale di Gaza. Circa il 94% (677 tonnellate al giorno) dei rifiuti urbani nell’area di riferimento viene smaltito nella nuova discarica. Inoltre, le stazioni di trasferimento servono anche come stazioni economiche di stoccaggio temporaneo dei rifiuti.

Migliorando l’infrastruttura complessiva di gestione dei rifiuti solidi e i sistemi di gestione in sé, il progetto aiuterà ad alleviare l’impatto sproporzionato che i rifiuti solidi non raccolti e non trattati potrebbero avere sulle persone povere nelle aree urbane. In questo modo, contribuirà anche al miglioramento dei risultati in ambito ambientale e di salute pubblica, ha affermato la Banca Mondiale.

Traduzione per InfoPal di Stefania Solivardi