Quindicenne palestinese muore per le ferite inflitte dalle forze dell’ANP

Imemc. Mercoledì, a ovest di Qabatia, un minorenne palestinese è morto per le ferite subite  martedì, quando una forza di sicurezza palestinese è stata inviata ad una manifestazione per un prigioniero liberato.

La folla che celebrava ha, presumibilmente, lanciato pietre contro le forze di sicurezza e alcuni uomini armati hanno sparato in aria, la polizia ha risposto aprendo il fuoco e sparando gas lacrimogeni sulla folla.

Il Centro palestinese per i diritti umani (PCHR) ha criticato l’incidente e ha invitati la procura ad aprire un’indagine per far luce sulle circostanze.

Il PCHR ha invitato, inoltre, l’Autorità palestinese ad adottare tutte le misure necessarie per porre fine al caos nella sicurezza e alla proliferazione di armi e a garantire la vita dei civili in conformità con le norme internazionali.

Secondo le indagini del PCHR, intorno alle 19:30 di martedì 18 febbraio, un grande spiegamento di forze di sicurezza palestinesi è arrivata per disperdere una celebrazione, a ovest di Qabatia, quando uomini armati non identificati hanno sparato in aria.

In mezzo alle sparatorie degli uomini armati, altri hanno lanciato pietre contro le forze di sicurezza, che in risposta ha aperto il fuoco e ha lanciato bombole di gas lacrimogeni.

Di conseguenza, Salah Mohammed Sa’id Zakarnah, 15 anni, è stato ferito da un proiettile all’addome, e Naser Faisal Khzeimiyah, 25 anni, da un proiettile che è entrato nell’addome ed è uscito dalla schiena.

I due feriti sono stati portati all’ospedale governativo Khalil Soliman di Jenin, ma a causa delle loro gravi condizioni, sono stati trasferiti all’ospedale nazionale An-Najah di Nablus, dove mercoledì mattina i medici hanno dichiarato il decesso di Zakanrah.