Rapporto, due palestinesi uccisi e 278 arrestati nel mese di settembre

images_News_2008_05_19_prisoner_0_300_0Ramallah-InfoPal. “Nel mese di settembre, l’occupazione israeliana ha ucciso due cittadini palestinesi e arrestato altri 278 dalla Cisgiordania e la Striscia di Gaza”. Lo ha rivelato un centro palestinese per i diritti umani.

Nel suo rapporto mensile sulle violazioni israeliane contro i cittadini palestinesi in Cisgiordania e la Striscia di Gaza, il Centro al-Ahrar per gli studi sui detenuti e i diritti umani ha rivelato che Hebron ha ottenuto il triste primato per numero di arresti, con 81 casi, seguita da Gerusalemme, con 62 arresti, poi Nablus con 32, Betlemme con 30 abitanti arrestati e Ramallah, con 28. Ha aggiunto che gli arresti hanno riguardato anche 17 abitanti di Jenin, 11 di Qalqilia, sette di Salfit e cinque di Tulkarem. Mentre nella Striscia di Gaza, le forze israeliane hanno arrestato tre palestinesi.

Il centro ha sottolineato che tra gli arrestati, 21 sono stati fermati ai posti di blocco militari e ai valichi di frontiera, tra loro figurano nove bambini, di età inferiore ai 15 anni, e due donne.

Inoltre, il centro ha registrato un solo caso di arresto di un giornalista. Si è trattato di Mahmoud Abu Atta, di Gerusalemme, direttore media della Fondazione di al-Aqsa per il patrimonio e i beni religiosi, arrestato il 24 settembre.

Per quanto riguarda le uccisioni, il centro ha riferito di due palestinesi morti per mano dei soldati israeliani. Si è trattato di Islam al-Tubasi, dal campo profughi di Jenin, morto il 17 settembre scorso nell’ospedale di Afula. Mentre il secondo palestinese, Ismai’l Abu Huaishel, è stato ucciso dal fuoco dell’artiglieria israeliana nella serata di lunedì 30 settembre, nei pressi di Beit Hanoun, nord della Striscia di Gaza.