Rapporto: i bambini di al-Arroub e la sofferenza degli arresti quotidiani

bambini arrestiAl-Khalil (Hebron) –Pal.info. I residenti del campo profughi di al-Arroub hanno seguito il filmato, trasmesso dal Canale 2 della Tv israeliana, che mostra i soldati alla presa con l’arresto di alcuni giovanissimi del campo. Lo scopo del filmato era quello di trasmettere un’immagine positiva dei soldati israeliani durante le operazioni di arresto, tuttavia, tale mossa non è riuscita a manipolare i palestinesi, ben consapevoli che lontano dalle telecamere, l’occupazione continua con i suoi trattamenti brutali contro i loro bambini.

L’immagine della madre di Ahmed, un giovanissimo di 12 anni, apparsa insieme a suo figlio nel filmato, mentre si salutavano, prima dell’arresto del ragazzino, avvenuto di notte, ha scioccato e scosso i sentimenti di molte persone. Mahmoud Nizar, abitante di al-Arroub, afferma:”Noi sappiamo che l’occupazione ha trasmesso il filmato per abbellire la propria immagine, tuttavia, esso ha sortito l’effetto contrario. Arrestare un bambino dal suo letto caldo, alle prime ore dell’alba, strappandolo dai suoi sogni è un grave crimine”.

E aggiunge: “Negli arresti che avvengono lontano dalla telecamera, le porte vengono abbattute, si impiegano le bombe assordanti e si sentono gli insulti, inoltre, in molti casi, gli arrestati vengono malmenati, e i soldati sono accompagnati dai cani che terrorizzano le donne e i bambini”.

Nel filmato si vedono soldati israeliani mentre irrompono in una casa e trascinano, nel freddo pungente, alcuni giovanissimi, con gli occhi bendati e le mani legate, in attesa di essere interrogati per estorcere le loro confessioni.

Il report trasmesso dall’emittente israeliana ha gettato nuovamente la luce sulla vicenda degli arresti dei bambini in Cisgiordania, il campo di al-Arroub compreso, i cui ritmo è aumentato notevolmente. Sami Hussein, abitante del campo, afferma:”Decine di nostri bambini si trovano in stato di detenzione, l’atmosfera che si respira qui ogni giorno è quella di una guerra, soprattutto durante la sera, siamo sorvegliati assiduamente dall’esercito e dalle forze speciali, con il pretesto di prevenire il lancio di pietre contro i veicoli dei coloni che circolano fuori dal campo”.

Commentando la situazione del campo, Wael Jamal dichiara: “Essendo situato a ridosso di una tangenziale utilizzata dai coloni, il campo è continuamente preso di mira dall’occupazione. Sembra più un accampamento militare, per la presenza dei soldati, del filo spinato e delle torri di guardia…. Organizzazioni per i diritti umani hanno documentato che l’occupazione tortura adulti e bambini palestinesi senza distinzione. Lo stesso filmato, trasmesso dall’emittente israeliana, mostra il bambino Ahmed con le mani ammanettate e gli occhi bendati. Questo è lo stesso trattamento riservato agli adulti, ai giovanissimi e agli anziani”.

Secondo Fuad al-Khafash, direttore del centro al-Ahrar per gli studi sui detenuti e i diritti umani, “il rapporto televisivo in questione aveva l’obiettivo di migliorare l’immagine dei soldati sionisti, alla presa con gli assalti, mostrandoli mentre bussano alle porte in modo delicato, permettendo agli arrestati di salutare i propri cari e rassicurando i familiari sulle sorti dei loro figli”.

E aggiunge: “Le convenzioni sui diritti dei bambini sottolineano la necessità di assicurare loro la protezione, e le leggi internazionali proibiscono il loro l’arresto, tuttavia, l’occupazione si è disinteressata di tutte le convenzioni e le leggi internazionali”. Al-Khafash ha proseguito:”Il filmato in questione, che documenta i crimini israeliani, dovrà essere impiegato legalmente nelle sedi internazionali, come strumento di condanna contro l’occupazione”.