Rapporto: Israele vuole comprare il silenzio palestinese sull’annessione della Cisgiordania

Territori palestinesi occupati – MEMO. L’analista militare del giornale israeliano Yedioth Ahronoth, Alex Fishman, ha affermato giovedì che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha in programma di comprare il silenzio dei palestinesi sull’annessione dei Territori palestinesi attraverso i “contanti”.

Fishman ha affermato che l’annessione programmata si sta avvicinando e Israele sta usando i soldi per indebolire la reazione dei palestinesi al suo piano di annessione per le aree della Cisgiordania occupata.

Secondo Fishman, mentre le forze d’occupazione arrestano i palestinesi durante i raid notturni, nel tentativo di silenziare le proteste di massa a seguito dei piani di sequestro delle terre palestinesi, il governo israeliano si offre di rianimare e nutrire l’economia palestinese, per placare gli animi palestinesi.

All’inizio di questa settimana, Netanyahu ha offerto all’Autorità palestinese (ANP) un prestito di 800 milioni di shekel (226 milioni di dollari) e di trasferire quasi 500 milioni di shekel (141,5 milioni di dollari) al mese per un periodo di sei mesi in entrate fiscali che Tel Aviv raccoglie per conto del ANP per aiutare a combattere le ripercussioni economiche dell’epidemia di Coronavirus.

Fishman ha spiegato che Netanyahu definisce questa strategia come una “pace economica” che gli consente di offrire ai palestinesi condizioni di vita “apparentemente” migliori rispetto ai paesi vicini in cambio dell’abbandono dei loro ideali.

Questa politica servirebbe anche per mantenere le entrate fino a quando i lavoratori palestinesi saranno in grado di tornare in Israele per lavorare, durante la pandemia di Coronavirus.

Secondo un sondaggio dell’ANP, circa l’80% dei palestinesi ha dichiarato di aver perso completamente o parzialmente la propria fonte di reddito a causa della pandemia.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.