Rapporto settimanale del PCHR sulle violazioni israeliane

PCHR-Palestinian Centre for Human Rights. Report settimanale sulle violazioni israeliane nei Territori Palestinesi occupati, 20 – 26 luglio 2017.

Le forze israeliane continuano i crimini sistematici nei Territori Palestinesi Occupati (TPO).

Le forze israeliane hanno ucciso 4 civili palestinesi,  fra cui 2 minorenni, in Cisgiordania. 

  • Un minorenne è stato ucciso dopo che un oggetto sospetto delle forze israeliane è esploso a Tubas. 
  • 259 civili palestinesi, fra cui 8 minorenni e 2 paramedici, sono stati feriti in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.

– 221 civili sono stati feriti a Gerusalemme e nelle sue periferie, 19 in Cisgiordania e altri 19 nella Striscia di Gaza.

  • Le forze israeliane hanno continuato a colpire nelle zone di confine della Striscia di Gaza, ma non si segnalano feriti:

– Un check-point dei gruppi armati palestinesi nella Striscia di Gaza centrale, causando danni materiali al check-point e ad una casa vicina. 

  • Le forze israeliane hanno condotto 81 incursioni nelle comunità palestinesi della Cisgiordania e 3 nella Striscia di Gaza.

– 128 civili sono stati arrestati, fra cui 14 minorenni e 4 donne.

– 51 di loro, di cui 5 minorenni e una donna, sono stati arrestati a Gerusalemme.

– Tra le persone arrestate, anche il dottor ‘Omer Abdel Razeq , membro del Consiglio Legislativo Palestinese (PLC) ed ex ministro delle Finanze.

  • Le forze israeliane hanno continuato gli sforzi per creare una maggioranza ebraica nella Gerusalemme palestinese occupata.

– Le forze israeliane continuano ad intensificare le loro misure arbitrarie contro la moschea Al-Aqsa.

  • Le forze israeliane hanno continuato a colpire i pescatori palestinesi nel mare della Striscia di Gaza.
  • Le forze israeliane hanno diviso la Cisgiordania in cantoni e hanno continuato a imporre la chiusura illegale nella Striscia di Gaza per il decimo anno. 

– Decine di check-point temporanei sono stati stabiliti in Cisgiordania e altri sono stati riposizionati per ostacolare la circolazione dei civili palestinesi. 

– 11 civili, tra cui un bambino e una ragazza, sono stati arrestati nei check-point militari in Cisgiordania.

– Tra gli arrestati anche lo scrittore Sa’id Media e l’attivista Abdullah Abu Rahmah.

Riassunto

Le violazioni israeliane del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario nei Territori Palestinesi Occupati sono proseguite durante il periodo di riferimento (dal 20 al 26 luglio 2017).

Colpiti:

Durante il periodo di riferimento, le forze israeliane hanno ucciso 4 civili palestinesi, fra cui 2 minorenni in Cisgiordania mentre un terzo è stato ucciso a seguito della detonazione di un ordigno inesploso delle forze israeliane. Inoltre, le forze israeliane hanno ferito 259 civili palestinesi, fra cui 8 minorenni e 2 paramedici, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.

220 Palestinesi a Gerusalemme, 19 in Cisgiordania e altri 19, tra cui un minorenne e due paramedici, sono stati feriti nella Striscia di Gaza. Intanto, le forze israeliane nella Striscia di Gaza hanno continuato a prendere di mira i pescatori palestinesi in mare e ad aprire il fuoco contro gli agricoltori delle zone di confine.

In Cisgiordania, il 14 luglio 2017, per uso eccessivo della forza, le forze israeliane hanno ucciso Mohammed al-Teneh (di 24 anni) di Taqu, a est di Betlemme, colpito vicino all’entrata nord della cittadina. Le forze israeliane hanno affermato che al-Teneh aveva tentato di effettuare un attacco al coltello, ma testimoni oculari hanno sottolineato di non aver visto strumenti affilati vicino al suo corpo che giaceva a terra.

Dopo la preghiera del venerdì del 21 luglio 2017, la maggior parte dei quartieri e delle cittadine della Gerusalemme Est occupata sono stati testimoni di scontri violenti tra fedeli e soldati israeliani. Questi scontri sono continuati fino al  pomeriggio, causando l’uccisione di 3 civili palestinesi, fra cui 2 minorenni; uno dei quali è stato ucciso da un colono israeliano.

Nel quartiere di Ras al-‘Amoud, a est della città, Mohammed Sharaf (di 17 anni) è stato ucciso dai proiettili sparati da un colono. Sharaf è stato colpito al collo da 2 pallottole.

Nel quartiere al-Tur, sempre a est della città, Mohammed Abu Ghannam (di 20 anni) è stato ucciso dai soldati israeliani che gli hanno sparato da distanza ravvicinata, ferendolo al petto e al cuore.

A Abu Dis, a est della città, Mohammed Lafi (di 17 anni) è stato colpito da pallottole al petto, una lo ha colpito dritto al cuore.

Nello stesso contesto, il 22 luglio 2017, nell’area di Bzeiq, a nord-est di Tubas, nel sud di Hebron, ‘Oday Nawaj’ah, di Yata, è stato ucciso mentre pascolava le pecore da un residuato bellico israeliano che è esploso.  La suddetta area dovrebbe essere ricordata in quanto testimone di molti incidenti simili, perché le forze israeliane sono solite condurvi addestramenti militari.

Durante il periodo di riferimento, le forze israeliane hanno ferito 240 civili palestinesi, fra cui 6 minorenni; 221 sono stati feriti nella Gerusalemme occupata, mentre gli altri sono stati feriti in Cisgiordania. Sono stati feriti direttamente con proiettili, proiettili di metallo rivestiti di gomma, granate stordenti e bombe lacrimogene.

Nella Striscia di Gaza, la zona di frontiera ha assistito a pacifiche proteste contro la chiusura illegale imposta alla Striscia di Gaza. Le forze israeliane hanno usato la forza contro i manifestanti. Di conseguenza, 19 civili palestinesi, tra cui 2 minorenni e 2 paramedici, sono stati feriti. Due di loro sono stati colpiti da proiettili e 17 sono stati colpiti direttamente con bombole di gas lacrimogeno e granate stordenti.

Nell’area di confine, il 23 luglio 2017, le forze israeliane hanno sparato due granate d’artiglieria contro un check-point delle fazioni militari palestinesi, a sud-est di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale. Il check-point e una casa vicina hanno subito danni.

Traduzione di Edy Meroli