Rapporto settimanale del Pchr sulle violazioni israeliane nei TPO

Rapporto settimanale sulle violazioni israeliane dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati (23-28 novembre 2017)

Le forze di occupazione israeliane hanno continuato in modo sistematico i loro crimini nei Territori Palestinesi Occupati (TPO)

(23-28 novembre 2017)

  • 4 civili, compresi due bambini ed un attivista internazionale, sono stati feriti in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. 
  • Le forze israeliane hanno condotto 68 incursioni nelle comunità palestinesi della Cisgiordania ed altre 5 a Gerusalemme.

– 44 civili, tra cui 12 bambini e 2 donne, sono stati arrestati.

– 12 di loro, compresi 6 bambini, sono stati fermati a Gerusalemme e nei suoi sobborghi.

  • Le autorità israeliane hanno continuato a cercare di costituire una maggioranza ebraica a Gerusalemme Est Occupata.

– Una abitazione di Beit Hanina è stata demolita, ed un altro cittadino palestinese è stato costretto a demolire la propria casa nel villaggio di Um Touba.

– 8 autovetture civili sono state confiscate dal villaggio di Beit Xa mentre i materiali da costruzione ed il carburante sono stati fatti entrare soltanto col coordinamento dell’amministrazione civile.

  • Le forze israeliane hanno continuato le attività coloniali in Cisgiordania.

– Una baracca utilizzata come deposito di materiale ferroso è stata demolita ad Hebron.

– Coloni hanno aggredito agricoltori e pastori palestinesi, ad est di Yata, sud di Hebron.

  • Le forze israeliane hanno continuato a colpire i pescatori palestinesi nel mare della Striscia di Gaza.

 – 3 episodi con spari, che avevano come obiettivo le barche da pesca palestinesi, sono avvenuti nel nord della Striscia, ma non si sono registrati feriti.

  • Le forze israeliane hanno suddiviso la Cisgiordania in piccoli cantoni ed hanno continuato ad imporre la chiusura illegale della Striscia di Gaza per il decimo anno consecutivo.

– Decine di check-point temporanei sono stati istituiti in Cisgiordania ed altri sono stati ristabiliti per ostacolare il movimento dei civili palestinesi.

– 5 civili palestinesi, tra cui 2 bambini, sono stati arrestati presso posti di blocco in Cisgiordania.

Riassunto

Le violazioni israeliane del diritto umanitario internazionale nei TPO sono continuati durante il periodo di riferimento (23-28 novembre 2017)

Episodi con spari:

Durante il periodo di riferimento, le forze israeliane hanno ferito 2 civili palestinesi, tra cui un bambino, ed un attivista internazionale in Cisgiordania, mentre hanno ferito un bambino nella Striscia di Gaza. In quest’ultima, hanno anche continuato a dare la caccia ai pescatori palestinesi in mare aperto.

In Cisgiordania, il 24 novembre 2017, un attivista tedesco è stato ferito con un proiettile nella parte destra della schiena mentre stava partecipando alle proteste settimanali a Ni’lin, ad ovest di Ramallah.

Il 26 novembre 2017, due civili palestinesi, tra cui un bambino, sono stati feriti quando le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro decine di studenti nel campo di rifugiati di ‘Aroub, a nord di Hebron, che avevano organizzato una protesta pacifica per commemorare l’uccisione del bambino Khalid al-Jawabrah vicino alla tangenziale del campo rifugiati.

Allo stesso modo, le forze israeliane hanno utilizzato la forza contro le proteste organizzate da civili palestinesi e difensori internazionali dei diritti umani contro il muro di annessione, contro la confisca delle terre e contro il crimine della espansione coloniale. Durante il periodo riportato, decine di civili palestinesi, difensori del diritto umanitario internazionale ed anche israeliani hanno organizzato proteste nei villaggi di Ni’lin e Bil’in, ad ovest di Ramallah, nel villaggio di Nabi Saleh, a nordovest della città, e nel villaggio di Kafer Qadoum, a nordest di Qalqiliyah, per manifestare contro il muro di annessione e le attività delle colonie. I militari israeliani hanno disperso i manifestanti. A causa di questo, molti che protestavano hanno riportato malori a causa della inalazione di gas lacrimogeni, mentre altri hanno subito lievi ferite a causa delle percosse ricevute dai soldati israeliani.

Nelle zone di confine tra la Striscia di Gaza ed si sono tenute proteste contro l’attuale ingiusta chiusura che va a discapito della popolazione di Gaza. Durante queste proteste, i militari israeliani hanno utilizzato la forza contro i manifestanti che ha provocato il ferimento di un bambino ad est di Jabalia, nella zona settentrionale della Striscia.

Sempre nella Striscia di Gaza, nell’ambito della caccia ai pescatori al largo, il PCHR ha registrato un aumento delle azioni navali israeliane contro questi ultimi nel mare di Gaza, sebbene fosse stato comunicato che i pescatori gazawi avrebbero potuto navigare fino a 9 miglia nautiche invece di 6. Ciò conferma che le forze israeliane continuano con la loro politica di colpire i pescatori direttamente nei loro mezzi di sostentamento. Durante il periodo di riferimento, le navi armate israeliane hanno inseguito i pescherecci ed aperto il fuoco contro di loro per 3 volte; in un caso a nordovest di Beit Lahia e negli altri due nella zona occidentale di Sudaniyah, ad ovest di Jabalia, nel nord della Striscia.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi