Rapporto statistico del 2014: un anno di violazioni crescenti e di colonizzazione della Palestina

unnamedRamallah-Quds Press. Un rapporto ufficiale palestinese ha documentato che nel 2014 l’occupazione ha costruito 3100 nuove unità abitative negli insediamenti della Cisgiordania, mentre registra 887 assalti da parte dei coloni nei confronti dei palestinesi e delle loro proprietà in Cisgiordania.

Il Centro informazioni dell’organizzazione di resistenza al muro e all’insediamento ha rilevato le violazioni israeliane commesse contro i cittadini palestinesi di Azal e le loro proprietà durante il 2014 e la morte di quattro palestinesi durante gli assalti dei coloni, oltre a 52 attività di oppressione.

Il rapporto, ricevuto in copia da Quds Press martedì 24 marzo, fa rifermento alla politica di incendio e annientamento tra le cui conseguenze più negative vi è l’episodio di un gruppo di coloni che ha bruciato il ragazzino gerosolimitano Muhammad Abu Khadir Haya, in un crimine il cui ricordo è ancora presente in tutto il mondo. Allo stesso modo il rapporto getta luce sui continui tentativi di rapimento e in particolare il rapimento dei bambini di Azal.

Il rapporto sottolinea che si sono verificati 363 assalti di terra di cui 260 commessi dai coloni, 103 dall’esercito dell’occupazione, assalti che hanno investito tutte le province della Cisgiordania, il cui numero più alto, 105, si è verificato nella città di Nablus.

Secondo il rapporto, durante lo scorso anno le forze di occupazione hanno eseguito circa 488 operazioni di demolizione, di cui 159 a Gerusalemme, 117 a Tubas, 39 a Nablus, 62 a Gerico, 60 a Hebron, 16 a Betlemme, 10 a Tulkarem, 3 a Jenin, 5 a Qalqilya, 4 Ramallah e altre a Salfit.

Le forze dell’occupazione hanno distribuito più di 851 avvisi di demolizione e aggredito 291 marce di mobilitazione popolare pacifica che manifestavano contro le politiche israeliane, il Muro di annessione e l’espansione coloniale, durante le quali sono stati feriti 246 cittadini, e arrestati 28 manifestanti tra cui vi sono dei volontari stranieri.

Il rapporto registra la morte di 3 cittadini durante le marce del 2014 tra cui il capo dell’organizzazione della resistenza al Muro e agli insediamenti, Zyad Abu Ayn, morto a Turmus Ayya, mentre piantava un albero di ulivo.

Il rapporto documenta più di 251 assalti contro i luoghi religiosi inclusi incendi a mosche e chiese, nonché continue incursioni alla Moschea di al-Aqsa, che hanno provocato lesioni a 126 cittadini e 35 arresti.

Il rapporto indica che le autorità dell’occupazione hanno costruito 3100 nuove unità abitative negli insediamenti della Cisgiordania di cui 156 sono edifici pubblici, 92 impianti agricoli o industriali, oltre alla proposta di offerte per costruire 2213 nuove unità negli insediamenti della stessa zona. Tale statistica è identica a quanto annunciato al momento dal sito del movimento per la pace.

Per quanto riguarda Gerusalemme, il rapporto indica il rapido avanzamento dei lavori di costruzione nella Gerusalemme occupata che hanno superato quelli in corso in Cisgiordania in base all’analisi dell’aerofotografia, nonostante il comune israeliano si sia rifiutato di fornire qualsiasi informazione agli enti che si occupano dei permessi di costruzione a Gerusalemme.

Traduzione di Patrizia Stellato