Rapporto ufficiale: 119 aggressioni ai danni dei palestinesi nel mese di ottobre

Ramallah-InfoPal. Un rapporto ufficiale palestinese ha documentato 119 aggressioni, commesse da esercito e coloni israeliani, nel mese di ottobre, ai danni dei cittadini palestinesi e le loro proprietà in Cisgiordania e Gerusalemme. 

Il rapporto mensile preparato dal Dipartimento di informazioni, appartenente alla segreteria di Stato dell’Anp per il Muro e gli insediamenti, elenca una serie di violazioni israeliane che comprendono demolizioni e avvisi di demolizione, attacchi contro i terreni, le persone, gli alberi e le proprietà palestinese, e la repressione delle manifestazioni pacifiche. Inoltre, nel rapporto sono evidenziati i piani israeliani, atti ad espandere gli insediamenti e ebraicizzare la città di Gerusalemme, di cui l’ultimo progetto di costruire 180 nuove unità abitative per militari e agenti di polizia israeliani su territori di proprietà palestinese nella Città Santa. 

Il rapporto, trasmesso giovedì 1° novembre, ha rivelato che il numero complessivo delle demolizioni nel mese appena concluso ha raggiunto i 24, e ha riguardato case, strutture agricole e allevamenti, appartenenti ai palestinesi in Cisgiordania e Gerusalemme. Nello stesso periodo, le forze di occupazione hanno consegnato almeno 30 notifiche e avvisi di demolizione di case e appartamenti abitati da cittadini palestinesi. 

La relazione ha sottolineato come le autorità di occupazione israeliane continuano a reprimere le marce pacifiche, organizzate per protestare contro il muro e gli insediamenti nei villaggi di Nabi Saleh, Bil’in, Ni’lin, Kafr Qaddum Beit Ummar e al-Ma’asara. Con un bilancio di decine di feriti e arrestati tra le fila dei civili palestinesi e gli attivisti internazionali. 

Per quanto riguarda i piani di espansione degli insediamenti, il Dipartimento palestinese ha reso noto che, di recente, i coloni hanno portato dei container e delle case mobili a Ramallah (al centro della Cisgiordania occupata) preparandosi a costruire nuovi avamposti coloniali sui terreni palestinesi di proprietà pubblica. 

Il rapporto ha osservato che le aggressioni dei coloni israeliani contro i contadini palestinesi e le loro coltivazioni, si sono intensificate in modo “spaventoso” nel mese appena concluso. Infatti, un totale di 757 alberi di ulivo sono stati tagliati o distrutti, tali aggressioni si sono concentrate per lo più a Nablus e a Hebron (nord della Cisgiordania). A ciò si aggiungono più di 31 casi di aggressioni contro gli agricoltori palestinesi, rimasti feriti o arrestati, dall’inizio della stagione di raccolta delle olive.