Rassegna stampa ‘cultura e attualità’ del 12 maggio.

Rassegna 'cultura e attualità' del 12 maggio.

A cura di Chiara Purgato.

http://www.viaemilianet.it/index.php

Le ferite  della Palestina

Una delegazione di Boorea e Ccpl, con una troupe di Telereggio, è in Palestina per un progetto di chirurgia finanziato dal ministero Affari Esteri e da varie Ong.

Sole è rimasta ferita un anno fa nel bombardamento di Gaza, ha il capo fasciato ed è il simbolo di un popolo, quello palestinese, distrutto dal conflitto con Israele. Sole è una dei pazienti dell'ospedale di Hebron, dove stanno operando medici italiani, grazie a un progetto finanziato dal ministero degli Affari Esteri con 1 milione di euro. Anche Boorea e CCPL sostengono le attitività coordinate dal professor Mario Meinero, insieme alle ong dell'ospedale S. Raffaele di Milano e GVC. 40 mila euro sono stati stanziati per la formazione a distanza e l'acquisto di attrezzature e macchinari. I medici palestinesi potranno così operare utilizzando la laparoscopia, una tecnica chirurgica meno invasiva rispetto a quella tradizionale. Una rapprensentanza di queste realtà, insieme a una troupe di Telereggio, sta vistando la Cisgiordania. “Il progetto ha effetti concreti – ha detto Ildo Cigarini, presidente di Boorea – abbiamo visitato l'ospedale di Hebron, i medici stanno operando persone malate di tiroide in laparoscopia”.

La formazione a distanza è fondamentale per i medici palestinesi, che lavorano tutti i giorni in situazioni critiche. In Cisgiordania è difficile il reperimento delle risorse idriche: i pozzi sono controllati dagli israeliani, che razionano l'acqua. Inoltre un muro lungo 425 chilometri separa gli insediamenti e rende impossibile la mobilità. La presenza dei posti di blocco, ma non solo, dà l'idea di un paese in guerra. La delegazione reggiana visterà anche gli altri ospedali palestinesi conivolti nel progetto, quelli di Nablus e Ramallah. L'impressione di chi è tornato è quella di una popolazione affranta.

http://www.newsrimini.it/

In 500 per la Marcia per la Pace Perugia-Assisi

Anche Rimini presente alla Marcia di domenica. Dalla provincia partiranno 9 pullman organizzati dagli enti locali e associazioni del territorio.

Sono circa 500 le persone della provincia di Rimini che parteciperanno alla marcia per la pace. Appuntamento che quest'anno è stato posticipato a maggio, ma iniziato, virtualmente, a novembre quando una delegazione del Tavolo della Pace si è recata in Palestina per poi testimoniare l'esperienza in scuole e associazioni.
L’assessore provinciale Mario Galasso ha sottolineato la necessità di promuovere nella vita di tutti i giorni e nei piccoli gesti quotidiani i valori della pace e quanto sia importante far crescere la cultura multietnica dell’educazione alla pace.
Domenica partiranno pullman dall'Alta Valmarecchia, Rimini e Riccione. Per chi fosse interessato ci sono ancora pochi posti a disposizione.

http://www.ilvelino.it/

EST – *M.O., Utl Gerusalemme diventa punto di riferimento del programma Enpi

Roma, 12 mag (Il Velino) – Informare gli addetti ai lavori – Ong, funzionari della Cooperazione italiana ed esperti – circa i programmi dell'Enpi, lo Strumento europeo di vicinato e partenariato, che opera nell'ambito della Cooperazione euromediterranea. Questo l'obiettivo della missione di esperti della Regione Sardegna (scelta dai Paesi che partecipano al programma Bacino del Mediterraneo quale Autorità di gestione comune) svoltasi a Gerusalemme dal 27 al 29 aprile scorso. La delegazione è stata ospite dell’Unità tecnica locale (Utl) della direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina , diretta da Gianandrea Sandri. In questo contesto si è tenuto un seminario tecnico, interamente dedicato alle Ong italiane che operano in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. L’iniziativa si è concentrata su tre aspetti: introduzione al Programma operativo Enpi Cbc Med, presentazione delle regole generali sui bandi standard e percorso di definizione del Bando per i progetti strategici. A coordinare il seminario sono stati Anna Maria Catte, direttrice dell’Autorità per il programma Enpi Cbc Bacino del Mediterraneo, e Martin Heibel e Aldo Puleo, esperti dell’Autorità.
L'obiettivo generale della cooperazione transfrontaliera multilaterale, come hanno chiarito gli esperti della Regione, è quello di “contribuire a promuovere un processo di cooperazione armoniosa e sostenibile nel Bacino del Mediterraneo, affrontando le sfide comuni e valorizzando le potenzialità dell'area”, riporta il sito internet dell’Utl. Le azioni di cooperazione definite nel Programma, fa sapere la Regione, sono complementari a quelle previste nell’ambito del partenariato euro-mediterraneo avviato nel 1995 con il “Processo di Barcellona”, che continua ad essere un elemento chiave delle relazioni tra l'Ue e i Paesi Mediterranei. Le Ong italiane presenti al seminario, evidenziano gli esperti della Cooperazione Italiana, hanno partecipato attivamente, aprendo un dibattito costruttivo sui diversi aspetti del programma e della sua gestione. E, in questo contesto, è emersa sia da parte delle Ong sia dell’Autorità l'esigenza di identificare la sede della Cooperazione italiana a Gerusalemme come uno dei punti di riferimento cardine per il programma e quale strumento di raccordo tra gli attori italiani interessati alla presentazione di progetti e le realtà locali. 

http://www.cronacacomune.it/index.phtml

La portavoce del Comitato palestinese di Silwan in città prima della Marcia per la pace

Da Gerusalemme a Ferrara per lanciare un grido d’aiuto

12-05-2010 

E’ una giovane avvocatessa palestinese ed è giunta a Ferrara per lanciare anche da qui “un grido d’aiuto per il suo popolo”. Areen Husam Faris Baidoun ha fatto tappa in questi giorni nella nostra città per una serie di incontri con istituzioni, scuole e cittadini in attesa di partecipare, domenica 16, alla Marcia per la pace Perugia-Assisi e al Forum che la precederà il 14 e 15 maggio prossimi. Comune e Provincia di Ferrara hanno infatti deciso di ospitarla rispondendo all’invito dell’iniziativa ‘Adotta un popolo’ legata alla manifestazione perugina e offrendole la possibilità di portare all’attenzione pubblica le istanze del Comitato popolare di resistenza pacifica di Silwan, di cui la giovane è portavoce. 
“Con il pretesto di creare un parco archeologico nell’area in cui si ritiene abbia vissuto Re David tremila anni fa – ha raccontato Areen oggi in conferenza stampa – gli israeliani voglio demolire decine di case arabe nel quartiere di Silwan ai piedi della città vecchia di Gerusalemme. Si tratta – ha denunciato ancora la giovane avvocatessa – dell’ennesimo tentativo degli israeliani di espellere la popolazione palestinese, ampliando i territori sotto il loro controllo. Per questo spero nell’aiuto dell’opinione pubblica e delle istituzioni internazionali per cercare di bloccare questa iniziativa che tanta sofferenza sta creando tra gli abitanti di Silwan”.
“La presenza a Ferrara di Areen – ha dichiarato il sindaco Tiziano Tagliani nel corso dell’incontro di stamani in Municipio – è segno dell’attenzione che Comune e Provincia vogliono dedicare ancora una volta alla difficile situazione dei territori israelo-palestinesi e alle altre situazioni di conflitto e di tensione internazionali. Anche quest’anno infatti le Amministrazioni locali parteciperanno con il proprio gonfalone e con un gruppo di propri rappresentanti alla Marcia Perugia-Assisi ed esortano i cittadini a fare altrettanto, usufruendo magari del servizio di pullman a disposizione”. “Operare per la pace – ha aggiunto l’assessore provinciale Giorgio Bellini – significa anche seminare testimonianze di pace, soprattutto tra i più giovani. Per questo abbiamo aderito all’appello del Coordinamento Enti Locali per la Pace di adottare la causa di un popolo, invitando Areen a raccontare la vicenda di Silwan ai cittadini e agli studenti ferraresi”.
Dopo gli appuntamenti di
 ieri con sei classi dell’Istituto Einaudi e con la Commissione speciale donne elette, l’ospite palestinese incontrerà nel pomeriggio di oggi alcune associazioni locali nella sede di Cittadini del Mondo e, prima di partire per Perugia, avrà modo di dialogare anche, nella mattinata di domani, con altre quattro classi del liceo Ariosto. “Abbiamo accolto con piacere – ha dichiarato al proposito la preside Mara Salvi – l’invito ad ospitare Areen, per offrire ai nostri studenti l’opportunità di ascoltare la testimonianza diretta di una vicenda emblematica come quella del quartiere di Silwan. Crediamo infatti che iniziative come questa possano aiutare i ragazzi ad acquisire una migliore capacità di leggere e interpretare ciò che accade nel mondo, per sentire più vicini problemi generalmente considerati lontani”. 

LE SCHEDE a cura dei promotori delle iniziative:

Il Comitato popolare di resistenza pacifica di Silwan
E’ un Comitato palestinese costituito a difesa dei 55.000 abitanti del quartiere che sorge ai piedi della città vecchia di Gerusalemme, sotto il Muro del Pianto e la Spianata delle moschee. Gli ordini di demolizione con la carta intestata della Municipalità di Gerusalemme sono appesi su fogli di compensato, assieme alle foto di Silwan degli anni quaranta e alla mappa aerea della zona minacciata dalle ruspe per aprire un parco archeologico nel luogo in cui, seppure con opinioni ancora controverse, si ritiene che 3000 anni fa sia vissuto re David.
Areen Husam Faris Bidoun
Laureata in legge in possesso di una “licenza shariah” legale. Attenta ai diritti umani soprattutto delle donne e dei bambini lavora attualmente come assistente del presidente della Corte d'appello shariah.
Vive nel quartiere di Silwan a sud della città vecchia di Gerusalemme e fa parte del Comitato di resistenza pacifica di Silwan contro le demolizioni.

La Marcia per la pace Perugia-Assisi 
Si svolgerà domenica 16 maggio 2010 in occasione dell’Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale. La Marcia, giunta dal 1961 alla 18° edizione, sarà preceduta da un grande Forum della pace che si terrà a Perugia il 14 e 15 maggio 2010: una grande occasione di confronto e approfondimento su tutti i più scottanti problemi della pace.
La Marcia e il Forum saranno l’occasione per rinnovare ed estendere la cultura e l’impegno per la pace e i diritti umani del nostro paese promuovendo una nuova scala di valori contro il dilagare della violenza, della paura, dell’intolleranza, del razzismo, delle mafie e dell’illegalità, della censura, dell’indifferenza e della rassegnazione.
 
La data è stata scelta per facilitare la partecipazione dei giovani, delle scuole, degli studenti e degli insegnanti impegnati in percorsi di educazione alla cittadinanza e alla Costituzione, ai diritti umani e alla pace, all’intercultura, alla legalità e alla solidarietà.
 
Con questa iniziativa intendiamo inoltre valorizzare il prezioso lavoro svolto dai Comuni, Province e Regioni che s’impegnano concretamente a promuovere i diritti umani a partire dal proprio territorio. La pace comincia dalle nostre città.
Il progetto prevede, tra l’altro, che ogni Comune, Provincia e Regione inviti in occasione della Marcia il rappresentante di un popolo, facendosi carico delle spese di viaggio e ospitalità.

Il Forum della pace 
Si terrà a Perugia il 14 e 15 maggio 2010 alla vigilia della Marcia per la pace Perugia-Assisi
 
Il Forum della pace sarà una grande occasione di confronto e approfondimento su tutti i più scottanti problemi della pace. Una grande “Università della pace” aperta alla partecipazione di migliaia di persone, scuole, giovani, gruppi, associazioni, Enti Locali.
Al Forum parteciperanno esponenti di primo piano della società civile, di organizzazioni e istituzioni nazionali e internazionali. Tra loro ci saranno donne e uomini che rappresentano le vittime della miseria e dell'ingiustizia, delle guerre e della violenza e che testimoniano l'impegno civile sui grandi problemi sociali, politici, ambientali, culturali del nostro tempo.
L'obiettivo del Forum è riscoprire insieme cosa vuol dire “fare pace” dalle nostre case, dalle strade, dal quartiere in cui viviamo fino all'Onu, riconoscendo le responsabilità di ciascuno, persone, gruppi e istituzioni.
Durante il Forum si svolgeranno:
1. Il Meeting nazionale delle scuole per la pace “Cittadinanza e Costituzione”
2. Il Meeting dei giovani per la pace
3. Conferenze, dibattiti, seminari e lezioni di pace.
 

http://www.nuovasocieta.it/index.php

Studenti palestinesi ricattati da Israele

Spiare sui connazionali in cambio del permesso di ingresso a Gerusalemme per motivi di studio. Questo il ricatto di cui tre studenti palestinesi in medicina, residenti in Cisgiordania, affermano di essere vittime da parte dello Shin Bet, il servizio segreto di sicurezza interna israeliano.
A riferirlo oggi è il quotidiano Haaretz, secondo il quale lo Shin Bet sta cercando di reclutare studenti palestinesi in medicina. Il giornale si basa sulla testimonianza di due studenti, A. e T, ambedue di 23 anni, iscritti al quinto anno di medicina nell'università Al Quds. La facoltà si trova nel villaggio di Abu Dis, alle porte di Gerusalemme est; ma il praticantato si svolge in due ospedali palestinesi dentro Gerusalemme e per entrare in città gli studenti necessitano del permesso di ingresso rilasciato dalle autorità militari israeliane in Cisgiordania..

A e T hanno detto di essersi visti rifiutare il rinnovo del permesso di ingresso, valido alcuni mesi, dopo aver respinto l'invito di un ufficiale dello Shin Bet, noto col nome di capitano Biran, di collaborare col servizio segreto fornendo informazioni su altri studenti.
In mancanza del permesso di ingresso ai due studenti è così impedito il completamento del corso di laurea e la scelta di una specializzazione. Lo Shin Bet ha risposto al giornale che il non rinnovo del permesso di ingresso ai due studenti è dovuto a non meglio precisate ragioni di sicurezza. Gli studenti, ha aggiunto, hanno tuttavia la facoltà di rivolgersi una volta all'anno alle autorità responsabili per la concessione dei permessi di ingresso e chiedere che il loro caso sia riesaminato. Secondo Haaretz circa 170-200 studenti palestinesi in vari campi della medicina e dell'assistenza sanitaria hanno bisogno del permesso di ingresso a Gerusalemme per i loro studi.

 

 

 

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