Rassegna stampa del 30 marzo

Rassegna stampa del 30 marzo.

A cura di Chiara Purgato.

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Giornata contro l’aparthied israeliano

Riuniti per boicottare il disinvestimento ai danni delle corporation israeliane
Martedì 30 marzo 2010 – ore 18:00 – Presidio in corso Sicilia; serata al Nievsky
Presidio informativo di fronte allo SMA (Corso Sicilia 52/54) a partire dalle ore 18:00. Serata di solidarietà con proiezione di video sulla Palestina presso Nievsky (via Alessi n.17) dalle ore 20:00 in poi. Parte del ricavato della serata verrà devoluto alla ricostruzione dell’ospedale Al Awda di Gaza. 


Il 30 marzo, in occasione della Giornata della Terra in Palestina, che ricorda l'uccisione di sei giovani palestinesi da parte delle forze di sicurezza israeliane nel 1976, in tutto il mondo si tengono iniziative in solidarietà con il popolo palestinese, per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni (BDS) ai danni di Israele.

Appello del Comitato Nazionale Palestinese per il boicottaggio invita a costruire mobilitazioni per il boicottaggio e il disinvestimento ai danni delle corporation israeliane e di quelle internazionali che sostengono l’apartheid, il colonialismo e l’occupazione. 

PERCHÉ BOICOTTARE? 
Israele ha finora ignoratotutte le risoluzioni ONUche imponevano il ritiro dai territori occupati. Questo dimostra il fallimento e l’inefficacia delle soluzioni diplomatiche. L’unico modo per manifestare solidarietà col popolo palestinese ècolpire Israele direttamente nei suoi interessi economici.

Ci rivolgiamo a chiunque intenda dare il suo contributo al raggiungimento di una pace giusta in Medio Oriente.Battiamoci tutti per la liberazione del popolo palestinese e per ridare dignità ad un popoloche ad oggi vive dentro veri e propri campi di concentramento.

Ricordiamo che Israele impedisce anche l’ingresso degli aiuti umanitariprovenienti da tutto il mondo che oggi marciscono alle frontiere israeliane ed egiziane, mentre i palestinesi muoiono di fame e guerra.

 

 

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Israele-Gb/ Londra rivedrà accordi su esportazioni belliche

Dopo presunto impiego nell'offensiva nella Striscia di Gaza

Roma, 30 mar. (Apcom) – Il Ministero degli Esteri britannico rivedrà gli accordi siglati con Israele dopo che, secondo un rapporto della Commissione parlamentare sulle esportazioni belliche, le forze armate dello Stato ebraico avrebbero utilizzato delle armi fornite dal Regno Unito nel corso dell'operazione militare nella Striscia di Gaza: è quanto riporta il quotidiano britannico The Guardian.

La legge in vigore infatti proibisce l'utilizzo di armi britanniche nei Territori occupati; in base al rapporto della Commissione le forniture belliche allo Stato ebraico per il 2008 ammontano a 30 milioni di euro: tra il materiale fornito vi sarebbero componenti utilizzati nei cacciabombardieri F-16 e negli elicotteri Apache impiegati dall'aviazione militare israeliana nella Striscia.

 

 

 

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Cooperazione: direttore DSC in visita a Gaza e Cisgiordania

Il responsabile della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), Martin Dahinden, ha effettuato il suo primo viaggio in Cisgiordania e nella striscia di Gaza. Il responsabile dell'agenzia umanitaria della Confederazione ha potuto rendersi conto in prima persona della situazione in cui versa la popolazione locale. Lo ha indicato lo stesso Dahinden all'ATS ad un giorno dal ritorno in patria.

In funzione dal maggio del 2008, Dahinden è giunto a Gerusalemme sabato, senza sapere se avrebbe ottenuto l'autorizzazione dalle autorità militari israeliane per recarsi nella striscia di Gaza. Una volta ricevuto il via libera, Dahinden ha potuto varcare il posto di frontiera di Erez.

La Svizzera è attiva nello sviluppo rurale e nella formazione professionale. “Malgrado la situazione, la gente prende il proprio destino in mano”, a spiegato il direttore della DSC, “e se li aiutiamo riusciamo ad ottenere dei risultati”.

A Ramallah, sede dell'Autorità palestinese, Dahinden ha incontrato il ministro palestinese della pianificazione. Nessun contatto invece con i rappresentanti ufficiali di Hamas.

Il lavoro dell'ufficio della DSC a Gerusalemme è sulla “buona strada”, ha concluso Dahinden, ma bisognerà focalizzare l'aiuto su un certo numero di progetti concreti. I sussidi svizzeri per la Cisgiordania e Gaza ammontano a 21 milioni di franchi per il 2010.

 

 

 

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