Report: resistenza dei prigionieri palestinesi

unnamed (1)PIC. I prigionieri palestinesi continuano a protestare e a resistere dalla prigione, tra cui Muhammad Allan, avvocato  di 31 anni in sciopero della fame da 58 giorni per protestare contro la sua detenzione amministrativa senza accusa né processo.

Circa 560 prigionieri delle carceri  di Ramon e Nafha partecipano attualmente alle proteste contro le recenti e violente irruzioni, i trasferimenti e le altre condizioni nelle carceri; i prigionieri intendono intensificare tutti insieme le proteste per il mese prossimo. Le loro azioni di protesta attuali includono il boicottaggio del lavoro interno nelle celle, il rifiuto di rispondere ai controlli di sicurezza o all’appello, di distribuire i pasti e di incontrare o trattare con le guardie.

I prigionieri chiedono la fine delle irruzioni e dei violenti attacchi nelle celle ; il miglioramento delle cure mediche per i prigionieri, compresa la chiusura della clinica Ramle; la revoca delle sanzioni contro i prigionieri in sciopero della fame  e contro quelli che protestano; la fine dell’isolamento; il ripristino delle visite familiari a tutti i prigionieri a cui sono state negate ; la fine dei trasferimenti arbitrari; e la riattivazione dei canali televisivi arabi che sono stati tolti ai prigionieri.

Tali proteste si affiancano ai cinque scioperi della fame in corso, tra cui quello di Muhammad Allan, che ora è nell’ospedale Barzilai, incatenato mani e piedi al suo letto d’ospedale e minacciato di alimentazione forzata. Allan è a grave rischio medico e chiede di agire per la sua libertà.

Musa Sufan, di Tulkarem, è in sciopero della fame dal 18 luglio in segno di protesta contro il suo isolamento e chiede cure mediche adeguate e appropriate. Ha una diagnosi di cancro e gli sono state negate le visite dei familiari.

Fathi al-Khatib, 56 anni di Tulkaren, è in sciopero della fame da 22 giorni nella clinica della prigione di Ramleh, chiede di vedere i suoi nipoti. Gli sono state negate regolari visite dei familiari.

Abdul Majid Khdeirat è in sciopero della fame dal 1° agosto, per protestare contro la sua detenzione e i tentativi di reintrodurre la sentenza originaria; è un ex prigioniero rilasciato dalla prigione di Wafa al-Ahrar attraverso lo scambio di prigionieri dell’ottobre 2011 e poi arrestato di nuovo.

Othman Abu Aram di Hebron è in sciopero della fame dal 29 luglio in segno di protesta contro il suo trasferimento dal carcere di Ramon a Gilboa, e chiede che il trasferimento venga  revocato.

Traduzione di Edy Meroli