Repressione militare delle proteste in Cisgiordania: decine di feriti tra palestinesi e stranieri

Manifestazione a Kafr Qaddum

Ramallah – InfoPal. Decine di cittadini palestinesi e attivisti stranieri hanno accusato malori in seguito al lancio di gas lacrimogeni da parte delle forze di occupazione israeliana, avvenuto ieri durante la repressione violenta delle manifestazioni settimanali anti-Muro e anti-colonie nelle cittadine di Bil’in e Kafr Qaddum.

Lo ha riferito il Comitato popolare per la resistenza contro il muro e le colonie di Bil’in, che ha precisato che i soldati, oltre al gas e agli abituali mezzi di repressione (proiettili ricoperti di gomma e bombe suono), hanno lanciato sui manifestanti dei palloncini pieni di sterco di animali. Un 21enne, Jamil al-Khatib, è stato ferito alla gamba da uno dei lacrimogeni.

Il Comitato ha quindi aggiunto che, nonostante le violenze, i manifestanti hanno sventolato le bandiere palestinesi e attraversato le strade della cittadina inneggiando all’unità e alla libertà dei palestinesi (detenuti compresi), e contro l’occupazione israeliana.

Ricordando quindi che la processione di ieri si è svolta anche per ricordare il 64° anniversario della Nakba, il Comitato ha augurato ai detenuti in sciopero della fame il successo della loro protesta, esprimendo il desiderio che tutti i palestinesi rimangano al loro fianco nelle manifestazioni di solidarietà.

A Kafr Qaddum, dove le proteste sono state indirizzate anche contro la chiusura della via principale (ormai sbarrata da anni), i manifestanti sono stati vittima delle stesse pratiche di repressione, che anche qui hanno provocato decine tra feriti ed asfissiati: tra questi, il fotografo del canale satellitare Filastin, il giornalista Shamekh al-Jaghub.

Tutto questo è stato riferito in un comunicato da Murad Ishtiwi, coordinatore dei rapporti con i media per le dimostrazioni della cittadina, che ha ricordato che la manifestazione aveva lo scopo d’incoraggiare i palestinesi a proseguire nella loro protesta fino alla conquista dei loro obiettivi, lodando il coraggio dei detenuti che si oppongono alle pratiche delle direzioni delle carceri israeliane. Ha poi denunciato come l’occupazione tormenti Kafr Qaddum con ogni genere di abuso, dalle incursioni notturne agli arresti e allo sbarramento delle vie, ai quali vanno aggiunte le multe esorbitanti imposte a chi viene arrestato per aver preso parte alle dimostrazioni.