Al-Akhbar, Press TV e Al Ray. Lunedì, 43 riservisti, uomini e donne, membri dell’unità di spionaggio dell’esercito israeliano, sono stati licenziati dopo essersi rifiutati di continuare a prestare servizio “in un sistema che viola i diritti di milioni di persone”.
In una lettera pubblicata da media israeliani, tra cui Haaretz, i soldati hanno scritto al primo ministro, Benjamin Netanyahu, e al capo di stato maggiore dell’esercito che non avrebbero più prestato servizio nell’unità, perché non vogliono “prendere parte alle ingiustizie commesse contro i Palestinesi”.
Si legga l’articolo del 9 dicembre 2014: Israeli Soldiers Refuse to Spy on Palestinians
I firmatari hanno anche criticato le “persecuzioni politiche” conseguenza delle loro attività di spionaggio.