Ex parlamentare Usa: la Siria è la via per “marciare sull’Iran”

PressTvL’ex membro del congresso americano ritiene che gli Stati Uniti stiano pianificando l’intervento in Siria perché Damasco rappresenta la porta per l’Iran.

“La verità è che stiamo andando in Siria per marciare sull’Iran”, ha dichiarato Paul in un’intervista rilasciata martedì alla CNN. 

“Allo stesso tempo, abbiamo aggravato la situazione… abbiamo aggravato la situazione per coloro che vogliono vivere in pace… e adesso soffiamo sul fuoco in Siria”, ha spiegato.

Il presidente Barack Obama, al momento in attesa che il Congresso approvi l’autorizzazione ad attaccare la Siria, martedì si è aggiudicato il sostegno indispensabile di alcuni membri chiave per un attacco militare contro Damasco.

In seguito a una riunione con Obama, il portavoce repubblicano alla Camera John Boehner ha dichiarato: “I nemici degli Stati Uniti sparsi in tutto il mondo devono imparare che questo genere di atteggiamento non è per noi tollerabile. Oltretutto abbiamo alleati in ogni parte del mondo e alleati in quella regione che devono sapere che possono contare sull’America e che quando necessario, prendiamo posizione”.

Ron Paul ha inoltre criticato l’amministrazione Obama per aver interferito negli affari interni alla Siria.

È una guerra civile e non c’e modo di venirne a capo. Sento puzza di Iraq da ogni parte. Mi ricordo le rassicurazioni fatte dieci anni fa e i membri del Congresso vi credettero. Ma lasciatemelo dire, la situazione è un bel po’ diversa. Oggi gli americani sono dalla mia parte su questa faccenda e c’è una buona parte dei membri del Congresso che pensano che non abbia senso”, ha dichiarato.

“Se poi diamo retta ai comandi militari. Dicono, e lo sapete bene, che non abbiamo neppure i soldi. Abbiamo bisogno di uno stanziamento supplementare. Ora, come la mettiamo con tutti questi guerrafondai pronti a bombardare, ammazzare, invadere o va a capire che altro gli salti in mente, quando non hanno neppure i soldi, che vanno stanziati, sottraendo ulteriori risorse alla nostra economia”, ha spiegato Paul.

Durante l’intervista alla CNN, Paul ha riscontrato “difficoltà tecniche” con la sua connessione satellitare.

Sondaggi recenti mostrano il dissenso degli americani a una guerra contro la Siria con il pretesto dell’impiego di armi chimiche da parte del governo siriano.

Un sondaggio della ABC news/Washington Post ha riportato che il 59% degli americani sono sfavorevoli a un’azione militare unilaterale degli Stati Uniti. Il Pew Research ha  riscontrato come gli oppositori all’intervento siano superiori ai fautori: il 48% contro il 29%.

Traduzione per InfoPal a cura di Valentina Iacoponi