Scontri a Jenin. Arresti e feriti

Jenin-InfoPal e Pal.info. All’alba di martedì 30 luglio, le forze di occupazione israeliane hanno fatto irruzione nel campo profughi di Jenin, assaltandolo da diverse direzioni. Nell’operazione decine di palestinesi sono rimasti intossicati dal gas lacrimogeno, mentre tre giovani sono stati colpiti da armi da fuoco, inoltre, le forze israeliane hanno arrestato l’imam di una moschea.

Fonti locali hanno riferito che le forze israeliane hanno assaltato all’improvviso il campo, alle due di notte, e si sono dispiegate in diverse località al suo interno. Successivamente, sono scoppiati violenti scontri, durante i quali l’occupazione ha fatto ricorso al massiccio uso di armi da fuoco e gas lacrimogeno, provocando l’intossicazione di decine di cittadini.

Le fonti hanno aggiunto che tre giovani palestinesi sono rimasti feriti da colpi da arma da fuoco. Si è trattato di Mujahid Abu al-Izz, di 20 anni, raggiunto alla coscia, Khudr Abu Qatna, 23 anni, ferito al piede, e Mahmoud Matahen, 18 anni, colpito da un proiettile ad una mano.

Sempre nel campo profughi di Jenin, stando a quanto riferito dalle fonti, le forze di occupazione hanno arrestato l’imam della moschea del Martire Mahmoud Tawalbeh, Shaykh Mohammed al-Shabrawi, di 30 anni.

Le forze israeliane hanno anche perlustrato l’area vicina all’ospedale di Khalil Suleiman, situato nelle vicinanze del campo, fino alle prime ore del mattino.