Sicurezza giordana impedisce ai manifestanti di raggiungere la sede diplomatica israeliana

‘Amman – InfoPal. Ieri sera, le forze di sicurezza giordane hanno impedito a centinaia di manifestanti di raggiungere l’area dell’ambasciata israeliana ad ‘Amman. La mobilitazione è stata denominata “della moltitudine” o “Million Man March” e con essa i giordani chiedono la chiusura della sede diplomatica.

Il corrispondente dell’agenzia “Quds Press” da ‘Amman ha riferito che “le forze di sicurezza hanno serrato via ar-Rabiyah (Maisaloun) e ogni ingresso che conduce all’area dell’ambasciata, ad ovest della città.

I manifestanti hanno chiesto a gran voce la rescissione degli accordi tra i due paesi (Accordo di Wadi ‘Araba, 1994) e l’espulsione dell’ambasciatore. “Il popolo vuole la fine di Wadi ‘Araba e la cacciata dell’ambasciatore”.

Sin dalle prime ore di giovedì, la sicurezza giordana aveva chiuso numerose strade con delle transenne e diversi posti di blocco. La protesta “della moltitudine” era partita su Facebook.

“Non sarà permesso a nessuno di avvicinarci alle missioni diplomatiche ad ‘Amman”, hanno dichiarato fonti della sicurezza.

L’ambasciatore israeliano Daniel Nevo era stato fatto evacuare ieri insieme allo staff diplomatico. La sede è rimasta sotto alta protezione e aveva chiuso le porte al pubblico.

Il ministero degli Esteri israeliano aveva deciso l’evacuazione della sede giordana in previsione di un’escalation nelle proteste sulla scia di quanto accaduto una settimana fa in Egitto.

(Nella foto: cordone di veicoli della sicurezza davanti alla sede diplomatica israeliana ad ‘Amman).

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