Sindacalista palestinese: l’occupazione attacca intenzionalmente i pescatori di Gaza in mare

Gaza-Quds Press. Un sindacalista palestinese ha accusato le forze di occupazione israeliane di aver deliberatamente insultato e danneggiato i pescatori palestinesi nella Striscia di Gaza mentre erano in mare.

E’ quanto emerge da un rapporto pubblicato dal coordinatore dei Comitati di pescatori palestinesi Zakaria Bakr, giovedì.

Il rapporto ha sottolineato che “dall’inizio del 2020, le autorità di occupazione militare hanno arrestato mediante navi da guerra nove pescatori, detenendoli in condizioni degradanti e umilianti per la dignità umana”.

Il rapporto ha esaminato il modo in cui i pescatori vengono arrestati in mare, confermando che le navi da guerra dell’occupazione lanciano proiettili di acciaio e di metallo rivestiti di gomma verso i pescatori da una distanza molto ravvicinata”.

Ha sottolineato inoltre che le forze di occupazione costringono i pescatori a togliersi i vestiti e ad abbandonare le loro barche in alto mare, nonostante l’acqua fredda (con una temperatura a volte inferiore allo zero) e nonostante le ferite causate dall’occupazione che spara contro di loro”.

L’occupazione cerca di distruggere le imbarcazioni dei pescatori, in modo che sia difficile utilizzarle in futuro.

Il rapporto ha poi dichiarato che, dall’inizio dell’anno, le forze di occupazione hanno commesso più di 100 crimini contro i pescatori, con l’obiettivo di ferirli o danneggiarli e distruggere le loro barche e attrezzature da pesca.

Secondo il Sindacato dei Pescatori, il settore ittico, che dà lavoro a circa 4.000 persone, ha subito un crollo senza precedenti a causa della diminuzione del volume di pesca giornaliero dovuto alle restrizioni imposte dalle autorità di occupazione.

Traduzione per InfoPal di Sara Zuccante