Soldati israeliani devastano decine di case nel campo di Balata

1275616907Nablus˗PIC. La vista della distruzione che ha colpito numerose case del campo profughi di Balata, a Nablus, per mano dei soldati d’occupazione israeliani, non è così differente da quella delle migliaia di case selvaggiamente distrutte nel 1948, con l’eccezione che la devastazione di Balata è stata accuratamente documentata e pubblicata sui social media.

Centinaia di soldati israeliani hanno invaso il campo da tutto i lati, dopo la mezzanotte di lunedì, e hanno cominciato a prendere d’assalto le case e perquisire le persone, prima di arrestare cinque giovani, per la maggior parte ex prigionieri.

Secondo quanto riportato da Nasser Sbaitan, che ha raccontato l’accaduto in mezzo alla devastazione della propria casa, i soldati gli hanno consegnato un ordine di comparizione presso la stazione di polizia di Ariel e gli hanno detto che i suoi due figli si devono consegnare alle forze d’occupazione.

A pochi metri di distanza si trova la casa di Hasan al-Araj, devastata come la precedente. Ha raccontato che i soldati hanno radunato la sua famiglia in una stanza per due ore, per poi spostarla in un’altra stanza, senza alcuna considerazione per i malati.

La casa di Saleh al-Teeti, ricercato dalle autorità palestinesi e israeliane, nel quartiere Maghdoushe, non è stata risparmiata dalla barbara perquisizione israeliana, pur essendo vuota.

Il centro di informazioni del campo ha registrato incursioni in 30 case, oltre all’arresto di cinque giovani.

Traduzione di F.G.