Sono 51 i malati morti a causa dell’assedio. L’ultimo è un bambino colpito da tumore.

Gaza – Infopal

Ieri, nella Striscia di Gaza è morta la 51a vittima del feroce assedio israelo-occidentale: è un bimbo, Yousef Abu Mariam, deceduto a causa del cancro che lo aveva colpito e contro cui non ci sono state cure adeguate. L’esercito israeliano, come sua abitudine, aveva impedito al piccolo di recarsi all’estero per le cure.

L’assedio contro la Striscia, imposto sette mesi fa, ha provocato una grave crisi umanitaria. I malati muoiono uno dopo l’altro per mancanza di medicine; l’economia è paralizzata; la sanità distrutta.

L’organizzazione umanitaria, "Friends of humanity", con base a Vienna, ha rivolto un appello al presidente egiziano Hosni Mubarak affinché venga riaperto il valico di Rafah, che unisce l’Egitto alla Striscia.

E ha chiesto che i 23 palestinesi sequestrati da giugno all’aeroporto di Arish vengano rilasciati, e che anche a quelli bloccati sul lato egiziano del valico sia concesso di tornare a casa.

Ieri, il portavoce di Hamas, Fawzi Barhoum, ha accusato Fatah e la dirigenza dell’Anp di Ramallah di incoraggiare l’assedio contro Gaza.

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