Stampa ebraica: Abbas rinuncia ai confini del ’67 come prerequisito per i negoziati

An-Nasira (Nazareth)-InfoPal. Fonti della stampa ebraica hanno rivelato che il presidente dell’Autorità palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, si è detto disponibile, per la prima volta da molto tempo, a riprendere i negoziati diretti con gli israeliani, senza considerare i confini del 1967 come punto di partenza, come, invece, insistevano i palestinesi in passato.

Secondo quanto riportato martedì 25 giugno dal giornale ebraico Maariv, la nuova apertura di Abbas è avvenuta nel corso di una recente conversazione telefonica con il segretario di Stato Usa, John Kerry, che lo ha informato dell’intenzione di Netanyahu di avviare le trattative per una soluzione definitiva, compiendo alcuni gesti di buona volontà nei confronti dell’Anp.

Secondo lo stesso giornale, Abbas avrebbe accettato di rinunciare alla sua pretesa di considerare i confini di 1967 come precondizione per i negoziati, in cambio di alcuni gesti di buona volontà nei confronti dei palestinesi, da parte di Netanyahu, tra cui il rilascio di alcuni prigionieri e il congelamento dei progetti di costruzione al di fuori dei grandi blocchi di coloniali in Cisgiordania.

Citando fonti diplomatiche occidentali, il giornale ha rivelato che “questi giorni saranno cruciali per gli sforzi Usa atti a dare una spinta ai negoziati israelo-palestinesi”. sottolineando che Kerry arriverà nella regione giovedì prossimo.

Sempre riportando da fonti diplomatiche, impegnate negli sforzi per superare gli ostacoli alla ripresa dei negoziati, Maariv scrive che “il segretario di Stato Usa ha fatto pressione su Netanyahu per spingerlo ad accettare il congelamento delle attività coloniali, rilasciare alcuni prigionieri palestinesi e compiere altre azioni nel campo economico, in linea con il punto di vista di Kerry, in cui crede anche il premier israeliano, che si basa sul concetto della pace economica”.

Ha aggiunto che “questa apertura da parte di Netanyahu non significa che egli si è piegato ad alcuna precondizione per la ripresa delle trattative, specialmente dal momento che Abbas si è detto disponibile a rinunciare al principio dei confini del’67, come prerequisito per la ripresa dei negoziati”. “Questo è ciò che Kerry ha potuto ottenere grazie ai recenti sforzi per spingere il processo di pace nella regione” sottolinea il giornale ebraico.

Lo stesso quotidiano ha infine svelato che il servizio di sicurezza israeliano, lo Shabak, inizierà presto a redigere le liste dei prigionieri palestinesi da liberare in concomitanza con l’avvio dei negoziati diretti, che dovrebbero iniziare a breve, secondo le fonti diplomatiche citate dal giornale ebraico.