Statistiche: Israele ha emanato 394 ordinanze di detenzione amministrativa a maggio

Ramallah – Quds Press. Statistiche palestinesi sui diritti umani hanno mostrato che le forze di occupazione israeliane hanno emesso, lo scorso maggio, più di 300 ordinanze di detenzione amministrativa nei confronti di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane.

L’Associazione dei Detenuti Palestinesi ha dichiarato in un comunicato stampa divulgato lunedì 1° giugno, che il numero di detenuti al quale è stata prolungata la detenzione per via amministrativa è giunto a 293, “e questo in centri di detenzione dove i prigionieri vengono sottoposti ad interrogatori”. A questo numero si aggiungono altri 101 prigionieri contro i quali sono state emesse ordinanze di detenzione amministrativa.

Le stesse fonti hanno fatto luce sulle continue campagne di arresti perpetrate dalle forze di occupazione contro circa 6000 palestinesi, tra cui 200 bambini, 24 donne e 12 parlamentari palestinesi.

Utilizzando i rapporti delle organizzazioni per i diritti umani, l’Associazione dei Detenuti Palestinesi ha sottolineato che più di 20 casi clinici sono stati documentati tra i prigionieri delle carceri israeliane, e tra questi figurano anche due detenute: Mona al-Sayeh e Aliaa al-Abbasi. Inoltre, sono presenti anche 22 casi clinici tra i bambini nella prigione di “Ofer”, che ospita il maggior numero di minori tra tutte le prigioni israeliane.

Lunedì l’Associazione dei Detenuti ha pubblicato un rapporto documentato sul mese di maggio, attraverso il quale ha monitorato i casi clinici più gravi che hanno subito un deterioramento delle condizioni di salute, così come le violazioni esercitate contro i detenuti nelle carceri israeliane, il numero dei prigionieri documentati, in aggiunta a un resoconto sullo sciopero della fame del prigioniero Khader Adnan e altre questioni.

Allo stesso modo, il Centro per i diritti umani ha rivelato che le forze di occupazione hanno arrestato 378 cittadini palestinesi provenienti dalla Cisgiordania e da Gerusalemme, tra cui figurano anche tre donne. Sottolineando, inoltre, che la percentuale più alta di arresti è stata raggiunta a Gerusalemme con ben 165 casi.

Il rapporto sui diritti umani ha reso noto che 62 arresti sono avvenuti nella città di al-Khalil (Hebron), 33 a Jenin e altrettanti a Nablus, 31 arresti a Ramallah e al-Bireh, 21 a Betlemme, 12 a Tubas, 10 a Tulkarm, 6 a Qalqiya, 4 a Gerico e uno a Salfit.

L’Associazione ha affermato che due donne di Jenin sono state arrestate, Ibtisam Hamarsheh, madre di un prigioniero e tuttora detenuta, e Maysa Mahajneh che è stata arrestata e successivamente rilasciata, mentre hanno arrestato la cittadina Sanaa al-Hafi durante una visita alla sua famiglia nel campo di al-Am’ari e non è ancora stata rilasciata.

L’organizzazione ha confermato che il detenuto Khader Adnan prosegue il suo sciopero della fame ed è al suo ventottesimo giorno consecutivo di protesta contro la politica della detenzione amministrativa.

Traduzione di Claudia Corbo