Striscia di Gaza: altre 24 ore di tregua, ma Israele non accetta le richieste palestinesi

10448179_10203799289276269_6369649271603364880_nGaza. Lunedì 18 agosto, il conto alla rovescia per la fine della tregua dai bombardamenti israeliani contro la Striscia di Gaza era iniziato: la popolazione già si stava preparando a nuove aggressioni e le fazioni della resistenza avevano dichiarato di essere pronte a rispondere al fuoco israeliano. Tuttavia, dopo una giornata di notizie contrastanti, i negoziatori israeliani e palestinesi si sono accordati per estendere un cessate-il-fuoco temporaneo di altre 24 ore, per portare avanti i colloqui su una tregua a lungo termine.

“Entrambe le parti si sono accordate su un cessate-il-fuoco di 24 ore”, ha dichiarato un membro della delegazione palestinese al Cairo, lunedì.

L’obiettivo dei negoziati in corso da 15 giorni, e mediati dal governo egiziano, è di promuovere un accordo a lungo termine per fermare il bagno di sangue durato cinque settimane e scoppiato l’8 luglio scorso. Hamas ha presentato le richieste della popolazione palestinese: apertura dei valichi di Gaza e rimozione dell’assedio che dura ormai da otto anni; ricostruzione di porto e aeroporto; liberazione dei prigionieri palestinesi ri-arrestati a giugno e parte dell’accordo Shalit del 2011.

Nella mattinata di martedì 19 agosto, hanno ripreso a circolare notizie sul rifiuto israeliano alle richieste palestinesi. I negoziati sulla tregua sono dunque di nuovo a rischio.

“Israele sta cercando di minare la fiducia tra i mediatori palestinesi e egiziani, rifiutando ogni concessione”, ha dichiarato il leader del Jihad islamico, Khaled al-Batsh.

Al-Batsh ha spiegato a Ma’an che i negoziatori palestinesi sono determinati a “realizzare le richieste del nostro popolo, che valgono il sacrificio fatto nella Striscia di Gaza”, e che “il governo israeliano è il responsabile per il potenziale fallimento di un accordo al Cairo”.

A Fatah member of the delegation concurred, saying the Israeli delegation had worked hard to obtain a long-term ceasefire without “signing a meaningful agreement.”

Un parlamentare di Fatah, Faysal Abu Shahla, ha dichiarato: “Hanno evitato ogni accordo nel tentativo di continuare i loro piani unilaterali per il controllo di tutto, come hanno fatto in passato”.