Striscia di Gaza, funerali militari per il ‘martire’ Vittorio

Gaza – Speciale InfoPal. Oggi pomeriggio, si sono svolti nella Striscia di Gaza i funerali militari per Vittorio Arrigoni, ucciso da un gruppo di folli, le cui ragioni restano ancora sospese a molteplici ipotesi.

 

All'ospedale di Gaza, ash-Shifa, la salma di Vittorio è stata avvolta in una bandiera palestinese. 
Il corteo funebre lo ha accompagnato per le strade principali di Gaza in direzione del valico di Rafah, al confine con l'Egitto, da dove proseguirà per l'Italia.

La folla di palestinesi presenti al corteo funebre, tutti stretti intorno alla bara di Vittorio, hanno portato fiori, bandiere e poster di Vittorio.

Tutti hanno gridato “Gaza non è e non sarà la roccaforte del terrorismo. Gaza è una Striscia di libertà e ancora “Vittorio, Gaza ti amerà per sempre”.

Anche numerosi ministri e leader politici palestinesi, membri di Ong e decine di giornalisti hanno voluto essere presenti per dare l'ultimo saluto a Vittorio.
Il governo palestinese ha ribadito che farà di tutto per trovare gli assassini promettendo “nessuna clemenza”.

Al valico di frontiera con l'Egitto un responsabile del monitoraggio del ministero dell'Interno, Hassan as-Seifi, ha tenuto un breve discorso, per un ultimo ringraziamento a Vittorio, per tutto quello che ha fatto per il popolo palestinese assediato.

Ma il giorno del funerale palestinese di Vittorio, oltre alle promesse di giustizia espresse dal governo, resta la rabbia e la condanna del popolo per la perdita di un sostenitore caro a tutti “come è stato come resterà a Gaza Vittorio Arrigoni”.

In memoria di Vittorio. Una strada di Gaza sarà intitolata per onorare Vittorio Arrigoni, in riconoscimento della sua solidarietà con il popolo palestinese.

Questo è stato deciso nel corso di una riunione dei ministri ed è stato confermato da Mohammed 'Awad, ministro degli Esteri e per la Pianificazione: “Non poteva essere altrimenti, Vittorio è un martire del popolo palestinese”.

In aggiunta il governo ha rassicurato di essere sempre disponibile ad accogliere a Gaza ogni delegazione e gruppo della solidarietà internazionale.
Allo stesso modo, contribuirà all'organizzazione di Freedom Flotilla 2, missione internazionale via mare per la rottura dell'assedio rinominata “Stay Human” dal libro-diario che Vittorio aveva scritto per raccontare la guerra israeliana su Gaza (2008-2009).

“Vittorio ha sempre dimostrato di non appartenere a un Paese in particolare, all'Italia, a noi resta il ricordo della sua grande umanità. E' un angelo per tutti gli esseri umani”.

L'assassinio di Vittorio e gli sviluppi nelle indagini. “Poco dopo il rinvenimento del corpo senza vita di Vittorio, ha proseguito – 'Awad – abbiamo arrestato degli individui. Ma sappiamo che gli assassini sono ancora liberi in latitanza.

Quando i nostri uomini sono arrivati nell'abitazione dove è stato consumato il delitto, non c'era nessuno. Dalle prime indagini è emerso che Vittorio è stato ucciso tre ore prima dell'arrivo della polizia. Pensiamo che i sospetti siano fuggiti, e si teme che abbiano potuto lasciare la Striscia di Gaza.
Per questo abbiamo ordinato la chiusura di tutte le vie “di fuga” dal mare, dai tunnel e da terra”.

Altre info: http://www.safa.ps/ara/index.php?action=showdetail&seid=47228

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