Striscia di Gaza, olivi e datteri al fosforo israeliano.

Gaza – Pic.

Reportage da Gaza.

I diversi tipi di granate usate dall’esercito israeliano, specialmente quelle al fosforo bianco, hanno lasciato i loro effetti nefasti sugli olivi e le palme da dattero della Striscia di Gaza, che – secondo quanto affermato dai contadini – non danno più gli stessi raccolti di prima.

L’agricoltore palestinese ‘Azzam an-Najjar, di 74 anni, afferma sbalordito che il raccolto di quest’anno è appena il 5% di quello dell’anno scorso.

Ma il problema va ben oltre il suo terreno, poiché tutti gli oliveti della regione sono diventati improduttivi.

Bombardamenti al fosforo. Le forze d’occupazione israeliane hanno sradicato sessanta olivi appartenenti all’agricoltore an-Najjaj, la cui terra si trova ad est della cittadina di Khuza‘a. Non gli restano che altri diciotto alberi, ma in un altro appezzamento. Quegli alberi gli davano almeno 2.000 kg di olive, e quest’anno ne ha raccolti appena 90.

Egli è certo che questi alberi si sono ammalati a causa delle granate, dei missili e delle bombe al fosforo bianco lanciate dagli israeliani durante la loro aggressione a Gaza.

La sorte del raccolto di Umm Muhammad al-Samiri non è stata migliore. I suoi trenta alberi hanno dato appena 40 chili di olive, al posto degli abituali 4.000.

Abu Mash possiede un frantoio nel quale spreme le olive portate dai vari agricoltori. Il primo giorno di raccolto ne riceveva una decina di tonnellate, ma quest’anno, appena una tonnellata.

Il ministero palestinese dell’Agricoltura sostiene che la maggior parte delle perdite è causata dai bombardamenti israeliani. Solo nell’ultimo attacco a Gaza gli israeliani hanno raso al suolo circa 8.000 olivi, senza contare gli alberi danneggiati dalle granate d’ogni tipo.

I datteri. Il ministero afferma che gli altri tipi di alberi della Striscia di Gaza non sono messi meglio degli olivi. Le palme da dattero non danno più le quantità consuete di frutti.

Le migliaia di missili, per la maggior parte proibiti, lanciate da Israele durante i 22 giorni di aggressione, hanno fatto salire la temperatura da 5 a 15 gradi. I mandorli, gli olivi, le palme da dattero e i meli non hanno perciò avuto il periodo di freddo necessario alla loro maturazione, afferma Haydarat Laham.

Gli esseri umani. Bisogna anche dire che non sono solo le piante a soffrire le conseguenze dell’aggressione Gaza. Nuove malattie colpiscono le persone, soprattutto i neonati, afferma il dottor ‘Ashour, direttore dell’ospedale ash-Shifa di Gaza.

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