Studenti raccolgono denaro per pagare la cauzione e far uscire un compagno dal carcere

355288CBetlemme-Ma’an. Gli studenti di una scuola superiore di Tuqu, nel distretto di Betlemme, si sono riuniti per raccogliere fondi destinati a pagare la cauzione di un loro compagno, dell’ottavo anno, che è stato arrestato dalle forze israeliane all’inizio del mese. E’ quanto ha riferito un dirigente della scuola a Ma’an.

Murad Abu Mufarrih, un insegnante della scuola secondaria maschile di Tuqu, ha dato il via all’iniziativa dopo essere venuto a conoscenza del fatto che la famiglia del quattordicenne Muhammad Jamil al-Umour non poteva pagare i 2500 shekel ($643) della cauzione richiesta dal tribunale israeliano.

Negli ultimi due giorni i compagni di al-Umour hanno raccolto 1700 shekel ($437) per la sua cauzione.

Le forze israeliane hanno aggredito ed arrestato al-Umour l’11 di novembre mentre stava tornando a casa da scuola, ha dichiarato Mufarrih.

In quel momento erano in corso alcuni scontri lungo la strada principale che porta al villaggio. Secondo testimoni, al-Umour si è ritrovato vicino ad un gruppo di soldati israeliani ed è scappato via impaurito, quando i militari lo hanno catturato ed arrestato.

Non è chiaro se i genitori del ragazzo siano stati convocati durante la detenzione.

Mufarrih da riferito a Ma’an che al-Umour non stava partecipando agli scontri, ma si trovava soltanto nel posto sbagliato al momento sbagliato.

“Si è trattato solo di sfortuna”, ha detto Mufarrih a Ma’an. “Lui stava ritornando a casa da scuola proprio mentre stavano scoppiando duri scontri nella zona, dopo che i soldati israeliani avevano cercato di disperdere la commemorazione con la forza”.

Sono più di 550 i ragazzi che frequentano la scuola secondaria di Tuqu, la maggior parte dei quali è costretta a camminare vicino alla strada principale, la tangenziale che unisce i distretti di Betlemme e di Hebron.

La tangenziale viene utilizzata dai coloni israeliani che vivono nella zona ed è sorvegliata dai militari israeliani, mettendo pertanto in pericolo i ragazzi mentre la attraversano da e per la scuola, ha spiegato Mufarrih.

Secondo i dirigenti scolastici, i loro studenti devono subire spesso le vessazioni e le aggressioni delle forze israeliane quando attraversano la strada principale, ed almeno 15 dei loro studenti sono stati recentemente arrestati e rilasciati su cauzione.

I dirigenti hanno inoltre riferito che i soldati israeliani hanno ripetutamente attaccato anche la scuola negli ultimi mesi, danneggiando gli arredi e le attrezzature scolastiche.

Mufarrih ha affermato che il preside della scuola e molti insegnanti sono stati convocati per essere interrogati presso i centri investigativi israeliani.

Su 6700 prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, almeno 320 sono minorenni, e circa 700 bambini palestinesi ogni anno vengono perseguiti nei tribunali militari israeliani, secondo l’associazione per i diritti dei prigionieri Addameer.

L’accusa più comune sollevata contro i bambini palestinesi è il lancio di pietre, un “crimine” punibile fino a 20 anni di carcere, con i leader israeliani che spingono spesso perchè le sentenze siano più severe.

Ragazzi palestinesi anche di 12 anni possono essere perseguiti dai tribunali militari israeliani e condannati a scontare la pena in normali carceri per adulti.

(Foto di copertina: “Studenti della scuola secondaria maschile di Tuqu al nostro compagno in carcere, Muhammad Jamil al-Umour”355287C).

(“Dagli studenti della scuola secondaria maschile di Tuqu al nostro compagno in carcere, Muhammad Jamil al-Umour”Studenti raccolgono fondi per pagare la cauzione del loro compagno. MaanImages)

 

 

 

 

 

 

 

 

355292C(Nella foto: militari israeliani posizionati sul tetto della scuola secondaria maschile di Tuqu. MaanImages).

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi