Tagli all’approvvigionamento idrico per 2.600 Palestinesi nella Valle del Giordano

Tubas-Ma’an. Le forze israeliane e l’amministrazione civile israeliana hanno tagliato l’acqua a decine di Palestinesi che vivono nelle comunità del villaggio di Bardala situato nella valle del Giordano, nel nord della Cisgiordania occupata, mercoledì.

Mutaz Bisharat, un funzionario che monitora l’attività di insediamento a Tubas/Valle del Giordano, ha detto all’agenzia Ma’an che le forze israeliane hanno interrotto l’approvvigionamento idrico al 60% dei residenti del villaggio di Bardala: 2.600 persone circa.

Le forze israeliane hanno inoltre interrotto l’approvvigionamento idrico a 1.800-2.000 dunam di terreni agricoli palestinesi che necessitano di irrigazioni continue.

Bisharat ha aggiunto che Israele sostiene che le risorse idriche che forniscono acqua ai residenti sono illegali, sottolineando che l’acqua proviene invece da pozzi presenti all’interno del villaggio e in terre palestinesi.

Ha sottolineato che, se da un lato le forze israeliane tagliano l’approvvigionamento idrico ai Palestinesi, dall’altra costruiscono pozzi d’acqua per i coloni israeliani.

Bisharat ha chiesto alle istituzioni internazionali e umanitarie di intervenire immediatamente per porre fine alle violazioni dei diritti umani da parte di Israele.

La Valle del Giordano costituisce un terzo della Cisgiordania occupata, con l’88% della sua superficie classificata come Area C, sotto il pieno controllo militare israeliano.

I sussidi idrici sono necessari per l’incremento della produzione agricola, al fine di sostenere la crescita economica di molti agricoltori palestinesi.

I residenti della Valle del Giordano vivono per lo più in enclavi circondate da aree militari israeliane, posti di blocco e oltre 30 insediamenti israeliani illegali.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.