Taysir Khaled: il golpe contro Mursi è “una sollevazione popolare”

Nablus-Quds Press. Taysir Khaled, membro dell’ufficio politico del Fronte democratico per la liberazione della Palestina (Fdlp), ha definito gli avvenimenti in Egitto che hanno portato al golpe militare contro il presidente Mohammed Mursi “una rivolta popolare con obiettivi democratici, che riflette la crisi istituzionale vissuta sotto il regime della Fratellanza Musulmana”.

In alcune dichiarazioni esclusive rilasciate a Quds Press giovedì 4 luglio, Khaled ha affermato: “La democrazia non può che essere dalla parte del popolo che affronta i regimi che si sorreggono su basi partitiche. Essa (la democrazia) non può che prendere in considerazione le vere componenti dell’opinione pubblica. Ciò che è successo in Egitto è una sollevazione delle giovani generazioni, che aspirano ad assumere un ruolo nella vita politica nazionale e risolvere i problemi sociali. Si è trattato di un avvenimento naturale, avviato per correggere il percorso della Rivoluzione del 25 gennaio, quando il regime in carica ha deviato dai suoi principi”.

Per quanto riguarda le implicazioni di ciò che sta accadendo in Egitto sulla scena palestinese, Khaled ha dichiarato che “gli avvenimenti dell’Egitto servono da monito per l’intera regione, e non solo ai palestinesi. Il messaggio è che nulla può fermare il cambiamento e i movimenti correttori, nei Paesi arabi come in Palestina”.

Ha aggiunto: “Consiglierei a tutti i partiti palestinesi, in particolare Hamas, di leggere gli eventi egiziani in chiave politica e realistica, anziché puntare su fattori esterni, dove ciascuna parte cerca di imporre il proprio punto di vista sull’opinione pubblica palestinese”.

Il membro del comitato esecutivo dell’Olp (Organizzazione per la liberazione della Palestina) ha sottolineato che la democrazia deve regolare il comportamento di tutti, aggiungendo che essa non può essere ridotta alle sole elezioni, sulle cui insistenza non fa che perpetuare lo stato di divisione, con un unico beneficiario, l’occupazione. Infine, egli ha assicurato che le condizioni sono mature per tornare al dialogo e porre fine alla divisione, iniziando a mettere in ordine la situazione interna palestinese, sulla base dell’interesse nazionale, e non quello partitico.