Tehran, 19° Fiera internazionale dei media e delle agenzie stampa. Assente la UE

Tehran. Di Angela Lano.

Da lunedì 29 ottobre a sabato 3 novembre si è svolta nella capitale iraniana la 19° edizione della “Fiera internazionale dei media e delle agenzie di stampa” (International Exhibition of Press and News Agencies).

Erano presenti 2380 tra quotidiani, riviste, agenzie stampa e periodici persiani, con circa 80 tra inviati e corrispondenti invitati a coprire l’evento, e 30 stand internazionali con giornalisti rappresentanti media di Asia, Africa, Europa (non UE) e America Latina.

La fiera, che ha visto una grande affluenza di pubblico, è stata patrocinata dal ministero della Cultura e della Guida islamica iraniana.

Meritata assente è stata l’Unione Europea, responsabile dell’oscuramento dei canali satellitari iraniani in contraddizione con la tanto millantata “libertà di stampa e di opinione”. Durante la conferenza stampa, infatti, il vice-ministro della Cultura e per la Stampa, Mohammad-Jafar Mohammadzadeh, ha comunicato una riduzione nella partecipazione dei media europei all’edizione di quest’anno: “A causa della decisione dell’Unione Europea di tagliare i canali satellitari iraniani, abbiamo deciso di non invitare gli Stati membri della Ue alla fiera”. Per l’Italia era presente la nostra agenzia InfoPal.

L’esibizione, organizzata nei saloni dell'”Imam Khomeini Musalla” di Tehran, ha ospitato un museo temporaneo della storia del giornalismo iraniano, con una collezione di vecchi giornali e riviste, e altro materiale.

Erano presenti anche giornalisti di agenzie di stampa e media di Paesi islamici, membri della “Press Union of the Islamic world” istituita l’anno scorso.

Domande immancabili, nei tanti incontri con colleghi giornalisti, comuni cittadini, commercianti, ecc., iraniani, alla Fiera, sono state: perché voi europei e occidentali in genere ci considerate dei terroristi? Perché ci avete messi sotto embargo? Perché avete oscurato i nostri canali satellitari?

Perché siamo promotori dei “doppi standard”: siamo amici dei veri Stati canaglia, antidemocratici, e boicottiamo i diritti di altri che non sono in linea con la nostra visione imperialista. E perché la nostra “democrazia” e “libertà di opinione” sono solo un’illusione. O meglio, propaganda per nuocere ad altri popoli.

(Foto di Angela Lano)