Tel Aviv si scusa con Ankara per l’uccisione dei nove attivisti di Mavi Marmara

An-Nasira (Nazareth)/ Gaza-InfoPal. Tel Aviv si è scusata ufficialmente con il governo e il popolo turco per il massacro di nove attivisti turchi a bordo della nave Mavi Marmara, che nel maggio del 2010 fu attaccata da un commando israeliano in acque internazionali, insieme al resto della Freedom Flotilla diretta a Gaza.

In un comunicato stampa, l’ufficio del primo ministro israeliano ha reso noto che venerdì 22 marzo, Netanyahu si è scusato con la Turchia per “gli errori che hanno causato la morte di nove cittadini turchi a bordo della Mavi Marmara”, attaccatta mentre si dirigeva verso la Striscia di Gaza nel 2010.

Venerdì, Netanyahu ha anche parlato con il suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan: la telefonata è stata organizzata dal presidente Usa, Barack Obama, durante la sua visita a Tel Aviv, allo scopo di ripristinare i rapporti gravemente danneggiati tra le due parti.

Il comunicato israeliano ha reso noto che entrambe le parti “hanno convenuto di definire un accordo di risarcimento”. Ha anche sottolineato la ripresa delle relazioni diplomatiche tra i due paesi, con il rientro dei rispettivi ambasciatori, il risarcimento alle famiglie delle vittime e la “revoca delle azioni legali promosse contro i soldati israeliani”.

Dall’altro canto, in un comunicato diramato ieri, l’ufficio del primo ministro turco ha reso noto che “le scuse di Israele sono state presentate secondo le condizioni turche”: in primo luogo, lo Stato ebraico si è scusato formalmente con il popolo turco, quindi ha accettato a risarcire le famiglie delle vittime, oltre a revocare le restrizioni sulla Cisgiordania e l’assedio imposto su Gaza, consentendo l’ingresso delle merci civili. Condizioni che la Turchia aveva imposto per ripristinare le relazioni con Israele.

Nello stesso contesto, il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, ha telefonato al capo dell’ufficio politico del movimento di resistenza islamico, Hamas, Khaled Mesha’al, informandolo delle scuse che Tel Aviv ha presentato alla Turchia.

Un comunicato diffuso ieri dall’ufficio stampa di Hamas rende noto che “Erdogan ha assicurato a Mesha’al che Netanyahu ha presentato le scuse ufficiali dello Stato ebraico, e ha promesso di adempiere alle altre condizioni della Turchia, pagando un risarcimento alle famiglie delle vittime e revocando l’assedio imposto sul popolo palestinese”.

Il comunicato, nel nome del popolo palestinese, si è congratulato con la Turchia, “per questo trionfo e grande successo, nell’aver sottomesso l’entità sionista alle proprie condizioni, in una delle poche volte in cui Israele è stato costretto a scusarsi per un suo crimine”.

E ha aggiunto: “Il successo della Turchia nell’imporre le proprie condizioni, da una posizione forte e sicura di sé, insegna ancora una volta che il nemico sionista capisce solo il linguaggio della forza, fermezza e attaccamento ai diritti”.