The Guardian: ‘Gruppo palestinese afferma che Israele ha ucciso 68 bambini palestinesi a Gaza in un anno’.

di Rory McCarthy a Gerusalemme

martedì, 21 ottobre 2008

http://www.guardian.co.uk/world/2008/oct/21/israel-palestinian-children

Gruppo palestinese afferma che Israele ha ucciso 68 bambini palestinesi a Gaza in un anno.

Un prominente gruppo per i diritti umani palestinese ha affermato di aver trovato prove che 68 bambini sono stati uccisi nella Striscia di Gaza, in un anno (a giugno 2008), come risultato di un uso "sproporzionato ed eccessivamente letale della forza" da parte dei militari israeliani.

Le morti sono documentate, attraverso testimoni oculari, in un report pubblicato oggi (ieri, ndr) dal Palestinian Centre for Human Rights. Molte fra le morti sono state causate da incursioni militari israeliane contro Jabaliya, ad est di Gaza, tra febbraio e marzo, dove più di 100 palestinesi, almeno metà dei quali erano civili, sono stati uccisi in ciò che Israele ha definito "operazione per fermare il lancio dei razzi contro le città israeliane del sud".

Altri sono stati uccisi in attacchi minori prima del cessate il fuoco siglato a giugno tra l’amministrazione di Hamas a Gaza e Israele. Nonostante le violazioni occasionali, la tregua regge ancora. Fino a giugno, altri 12 bambini sono stati uccisi dalle truppe israreliane in Cisgiordania.

Il gruppo per i diritti umani ha dichiarato che molte delle morti non sono state oggetto di indagini, e che le inchieste interne israeliane non hanno rispettato gli standard internazionali in fatto di indipendenza e trasparenza.

Dall’inizio della seconda Intifada, alla fine del 2000, circa 4.800 palestinesi sono stati uccisi dai militari israeliani, compresi circa 900 bambini. Più di 1.000 israeliani sono stati uccisi, compresi circa 120 bambini.

Il centro ha citato come esempio un incidente occorso in aprile vicino al villaggio di Juhor ad-Dik, dove un cameraman della Reuters è stato ucciso dal fuoco di un tank israeliano. Lo stesso tank ha ucciso due bambini: Ahmed Aaref Farajallah, 14 anni, e Ghassan Abu Otaiwi, 17. I militari israeliani hanno affermato di aver indagato sull’incidente e di aver concluso che i soldati nel blindato aveva raggiunto la "ragionevole conclusione" che i palestinesi che affollavano la strada erano "ostili", e hanno dichiarato che la decisione di aprire il fuoco è stata "giusta".

I militari israeliani non hanno risposto alle critiche, ieri sera (lunedì, ndr), perché stavano celebrando una festività religiosa (Sukkhot, ndr). Comunque, nel passato, hanno ripetutamente difeso le azioni militari a Gaza, sostenendo che non colpiscono intenzionalmente i civili, e facendo notare che i militanti palestinesi spesso sparano da aree residenziali.

Il centro afferma che l’uccisione di civili disarmati rappresenta una grave violazione dei diritti umani, e ha chiesto a Israele di istituire una commissione indipendente per indagare sulle morti. Esso condanna i gruppi militanti palestinesi che recrutano bambini per i combattimenti e ha affermato che i combattenti non dovrebbero lanciare missili dalle o nelle aree residenziali.

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