Tre attacchi razzisti contro civili palestinesi da parte di coloni in una settimana

IMEMC. Negli ultimi sette giorni, fonti di informazione israeliane hanno documentato tre diversi reati di odio contro i Palestinesi a Gerusalemme.

Domenica scorsa, il giornale israeliano Haaretz ha riferito che “diverse decine di ortodossi” hanno iniziato a lanciare pietre, oltre a tavoli e sedie da un caffè, ai passanti palestinesi vicino alla porta di Damasco a Gerusalemme, nel quartiere di al-Misrara. Almeno cinque Palestinesi sono rimasti feriti nell’attacco e diversi veicoli sono stati danneggiati. Non sono stati effettuati arresti.

I filmati di Twitter mostrano un gran numero di uomini correre lungo la strada, urlando insulti anti-arabi:

https://twitter.com/twitter/statuses/1046690420753932288

Saif Bitar @BitarSaif

  Folla di coloni # ebrei #israeliani scatena un’ondata di attacchi #terroristici contro il quartiere #palestinese di Al-Misrara nella #Gerusalemme occupata. Hanno danneggiato e vandalizzato delle proprietà di #Palestinesi, negozi e case ripetendo slogan di #incitamento all’odio contro i #Palestinesi.

10:16 – 1 ottobre 2018

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Lo scorso mercoledì, a Gonenim Park, nel quartiere Katamon a sud-ovest di Gerusalemme, che è tradizionalmente un’area cristiana palestinese, una gang di ortodossi ha attaccato quattro studenti palestinesi, tutti residenti nel quartiere di Beit Safafa a Gerusalemme.

Uno dei sopravvissuti all’attacco, lo studente di legge Islam Agwa, ha detto ai giornalisti: “Eravamo seduti lì da circa cinque minuti quando abbiamo visto un gruppo di circa 30 uomini, di un’età tra i 20 e i 35 anni – uno sembrava il loro rabbino, di circa 55 anni. Cercavamo degli Arabi e quando hanno visto che eravamo Arabi, il loro rabbino ha detto una parola e ci hanno assaliti”.

Agwa ha avuto il naso rotto e gravi lacerazioni al volto e al collo. Un altro sopravvissuto è in ospedale con una spalla gravemente ferita da un blocco di cemento lanciato contro di lui.

Testimoni oculari hanno riferito che gli assalitori hanno usato taser su alcune delle vittime.

Quattro israeliani sono stati arrestati martedì per essere interrogati in relazione all’attacco, ma sono stati rilasciati più tardi lo stesso giorno. Nessuno è stato accusato.

E all’inizio della settimana, nell’insediamento israeliano illegale di Beitar Illit, a est di Gerusalemme, l’autista palestinese di un autobus è stato aggredito da una banda di giovani ortodossi e malmenato.

Il gruppo antirazzista israeliano Tag Meir ha detto ad Haaretz: “Decine di autisti arabi sono attaccati ogni anno nel corso di violenti assalti razzisti. Solo un piccolo numero di questi assalti viene indagato dalla polizia e nella maggior parte dei casi gli assalitori sono liberi”.

Questi attacchi contro i Palestinesi da parte degli israeliani sono comuni e raramente vengono perseguiti. Secondo Ha’aretz, la recente ondata di attacchi coincide con la festività ebraica di Sukkot – il giornale ha aggiunto che il numero di attacchi contro i Palestinesi da parte degli israeliani ortodossi di solito subisce un’impennata durante le festività ebraiche.

A marzo, è avvenuto un attacco simile contro un autista di autobus palestinese a Gerusalemme. Il gruppo antirazzista israeliano Tag Meir ha scritto che quando l’autista dell’autobus George Natsii ha fermato il suo autobus su un lato della strada, “un gruppo di giovani ha iniziato a chiamarlo ‘Arabo, Arabo’ e gli ha lanciato addosso grandi pietre. È stato ferito allo stomaco e alla schiena, ed è stato addirittura assalito dal loro cane che lo ha morso alla testa mentre era sdraiato sull’asfalto colpito da questa banda razzista”.

Nessuno è stato accusato o arrestato per quell’attacco.

Secondo un rapporto del giornale al-Andalos, Gerusalemme è diventata un focolaio di attacchi anti-palestinesi da parte degli ebrei israeliani con la continua acquisizione di terre e case palestinesi da parte del governo, militari e civili israeliani. Il giornale ha osservato che “Israele, che ha costruito 19 insediamenti illegali a Gerusalemme Est dal 1968, e vi ha collocato più di 200.000 ebrei. Ad oggi, ci sono 316.000 Palestinesi che vivono nella città, che ha una popolazione di 850.000 abitanti. Le persone rimanenti sono ebrei. Le autorità israeliane stanno espandendo gli insediamenti ebraici e impediscono anche alla popolazione araba della città di costruire nuove case”.

Queste tensioni hanno raggiunto il picco nel 2014, quando una banda di ebrei israeliani ha rapito, torturato e bruciato a morte il quindicenne Mohammad Abu Khdeir. All’inizio di quest’anno, la famiglia di Abu Khdeir ha intentato una causa civile contro i suoi assassini per 1,5 milioni di dollari- “Non per fare soldi, ma perché questi assassini continuino a essere puniti dopo essere stati rilasciati dalla prigione”.

All’inizio di quest’anno, il Knesset israeliano (Parlamento) ha approvato una legge che dichiara che solo gli ebrei hanno il diritto all’autodeterminazione in Israele e declassano l’arabo dal suo status di lingua ufficiale dello stato. I Palestinesi in Israele e a Gerusalemme hanno perso, di conseguenza, molti diritti e molti dicono chela legge ha dato ai razzisti la licenza per attaccare i Palestinesi e praticare molti tipi di discriminazione: dall’occupazione, all’alloggio, alla scuola, alla spesa.

Traduzione di Edy Meroli