Tribunale egiziano invita il presidente Mursi a chiudere tutti i tunnel di confine con Gaza

Imemc. Di Saed Bannoura. Martedì, un tribunale egiziano ha stabilito che tutti i tunnel di confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto “devono essere chiusi e demoliti, in quanto debilitano l’economia egiziana e le sue risorse, oltre al fatto che alcuni sono usati per contrabbandare armi a Gaza”.

La decisione è stata presa durante la campagna egiziana che ha demolito decine di gallerie, e le ha inondate con acque reflue tossiche.

Un avvocato egiziano, che ha presentato la denuncia, ha affermato che, dopo la rivoluzione egiziana iniziata il 25 gennaio 2011, migliaia di palestinesi sono arrivati in Egitto attraverso i tunnel di confine.

L’avvocato ha detto che i tunnel hanno prosciugato risorse ed economia egiziane, perché prodotti e merci sono state inviate illegalmente a Gaza.

Ha anche aggiunto che armi, carburante, auto rubate e scorte alimentari sono state contrabbandate a Gaza, provocando un impatto negativo tra gli egiziani, in particolare nel Sinai, e nel Paese in generale.

Inoltre, l’Egitto ha dichiarato di avere numerosi problemi di sicurezza relativi ai tunnel, e che gli uomini armati, che nel
mese di agosto dello scorso anno, uccisero 16 soldati egiziani in una base militare vicino al confine con Gaza, nel Sinai, entrarono nel Paese attraverso le gallerie. Gruppi palestinesi a Gaza smentirono la notizia, e affermarono di non aver niente a che fare con l’attacco.

I tunnel di confine a Gaza sono diventati davvero essenziali a causa del continuo assedio israeliano, imposto nel giugno del 2007.

Quasi il 30% delle merci che entrano a Gaza sono contrabbandate attraverso i tunnel, e vi lavorano circa 10 mila palestinesi, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Quds Net.

L’agenzia ha aggiunto che il ministero dell’Interno di Gaza, del governo Hamas, ha dichiarato lunedì che tutti i tunnel di
confine sono “ben controllati”, e che il governo li monitora per assicurare che svolgano una missione umanitaria che si
contrappone all’assedio illegale israeliano della zona costiera.

All’inizio del mese scorso, i servizi di sicurezza egiziani hanno annunciato di aver scoperto un deposito di armi con missili all’avanguardia – anticarro e antiaereo – che i rivenditori di armi intendevano contrabbandare nella Striscia di Gaza attraverso i tunnel di confine.

Va ricordato che 232 persone sono morte in incidenti dovuti al crollo dei tunnel, compresi  20 che persero la vita dopo che l’esercito israeliano aveva bombardato diverse gallerie in cui si trovavano. Circa 800 palestinesi furono feriti in quegli incidenti.

I tunnel sono usati anche per il contrabbando di forniture mediche e farmaci mancanti negli ospedali della Striscia di Gaza e in altri centri medici a causa dell’assedio israeliano.

L’assedio ha lasciato gli ospedali e i centri medici di Gaza senza i prodotti medici di base e specialistici, portando alla
morte più di 400 pazienti, compresi neonati e bambini, tutti in attesa di permessi israeliani per attraversare la frontiera e potersi curare.

Traduzione per InfoPal a cura di Edy Meroli