Tribunale israeliano prolunga detenzione di un ragazzino di 12 anni

Ma’an. Le autorità israeliane hanno deciso di confermare  la detenzione di un anno di un ragazzino palestinese di 12 anni, trattenuto da novembre con l’accusa di aver portato a termine insieme a suo cugino un attacco con un coltello.

Ali Alqam venne arrestato il 10 novembre in una stazione della metropolitana nell’insediamento israeliano illegale di Pisgat Zeev dopo che lui e suo cugino Muawiya, di 14 anni, avevano accoltellato una guardia di sicurezza, ferendola lievemente. Ali, che ha compiuto 12 anni in carcere, è stato colpito almeno tre volte sul posto e ha dovuto subire un intervento chirurgico per rimuovere un proiettile dallo stomaco.

In novembre Muawiya è stato incriminato con l’accusa di tentato omicidio e possesso di un coltello. Sheikh Abdullah Alqam, lo zio di Ali, ha detto a Ma’an che in un tribunale israeliane si è svolta un’udienza contro Ali, durante la quale il giudice ha stabilito di condannarlo a un anno di carcere.

Il giudice ha aggiunto che Ali sarà trasferito da Acri a Ein Naqquba, a ovest di Gerusalemme. Alqam ha aggiunto che l’avvocato di Ali aveva presentato diverse richieste al tribunale per riconsiderare la detenzione.

Lo zio ha aggiunto che il giudice ha deciso di prolungare la detenzione di Ali perché il ragazzino ha ancora bisogno di psicoterapia, nonostante il fatto che i genitori possono fornire le cure necessarie.

Secondo l’organizzazione per i diritti dei prigionieri Addameer, 406 dei 7.000 Palestinesi attualmente detenuti nelle carceri israeliane sono minorenni. Si stima che circa 108 di questi giovani abbiano un’età inferiore ai 16 anni. La diffusa pratica di Israele di detenere i minorenni palestinesi, a volte nelle stesse strutture carcerarie degli adulti, è stata criticata come violazione della Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo, che Israele ha ratificato nel 1991.

La convenzione afferma che “l’arresto, la detenzione o l’imprigionamento di un fanciullo devono essere conformi alla legge e devono essere utilizzati solo come misura di ultima istanza e per il più breve opportuno lasso di tempo”.

Traduzione di Edy Meroli