Gerusalemme-Ma’an. Giovedì, un tribunale israeliano ha vietato a quattro donne palestinesi di entrare nel complesso della moschea di al-Aqsa, per periodi compresi tra i 10 e i 60 giorni.
Le donne sono state arrestate mercoledì mentre lasciavano il luogo sacro e portate in una stazione della polizia locale per essere interrogate, ha spiegato l’avvocato Ramze Kteilat a Ma’an.
A Khadija Khuweis è stato vietato l’accesso per 60 giorni e costretta al pagamento di una cauzione di 1.000 shekel (254 dollari).
A Jihad al-Zarim è stato vietato l’accesso per 30 giorni, mentre Latifa Mkheimar e Fatima Elayyan è stato vietato l’accesso al compound per 10 giorni.
Non è chiaro il motivo per cui alle donne sia stato vietato l’accesso.
Il complesso di al-Aqsa, che si trova appena sopra la piazza del Muro occidentale, ospita sia la cupola della Roccia che la moschea di al-Aqsa ed è il terzo luogo più santo dell’Islam.
E’ anche venerato come luogo sacro dell’ebraismo in quanto si trova dove gli ebrei credono che un tempo sorgesse il primo e il secondo Tempio. Il secondo Tempio fu distrutto dai Romani nel 70 d.C.
Traduzione di Edy Meroli