Trump annuncia la chiusura dell’ufficio di rappresentanza palestinese a Washington DC

IMEMC. Il consulente per la sicurezza nazionale di Donald Trump, John Bolton, ha annunciato la chiusura dell’ufficio dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) a Washington DC, oltre a contestare la legittimità della Corte Penale Internazionale.

La mossa giunge sulla scia di un rifiuto dell’Autorità palestinese, che rappresenta la parte istituzionale dell’OLP, di piegarsi alle pressioni statunitensi e accettare un “accordo di pace” che distruggerebbe i diritti e la sovranità palestinese.

Il discorso di Bolton è stata riportata dal Wall Street Journal, insieme a diverse altre dichiarazioni incendiarie contro il popolo palestinese e la Corte Penale Internazionale (CPI).

Si legge: “Se la Corte si pone contro di noi, Israele o altri alleati, non staremo con le mani in mano. Ai giudici e ai pubblici ministeri della Corte Penale Internazionale sarà vietato l’ingresso negli Stati Uniti e gli Stati Uniti colpiranno i loro fondi secondo il sistema finanziario statunitense, e saranno perseguiti secondo sistema penale americano. Faremo lo stesso per qualsiasi azienda o stato che assista una qualunque indagine della CPI sugli Americani”.

Il discorso di Bolton alla Federalist Society, un gruppo ultra-conservatore a Washington DC, è  intitolato: “Protezione del costituzionalismo americano e della sovranità dalle minacce internazionali”.

La censura della CPI è la conseguenza di una recente minaccia secondo cui gli Stati Uniti potrebbero essere accusati di crimini di guerra a seguito dell’invasione dell’Afghanistan.

L’OLP ha aperto l’ufficio di rappresentanza a Washington DC nel 1994 come parte degli accordi di Oslo, ​​risultato di anni di negoziati diretti di pace tra Israeliani e Palestinesi con gli Stati Uniti come mediatore.

Invece di portare la pace, i critici sostengono che gli accordi di Oslo sono stati usati da Israele come un’opportunità per espandere le colonie e trasferire la popolazione civile sui terreni sequestrati dalla forza militare, in diretta violazione degli Accordi di Oslo e della Quarta Convenzione di Ginevra.

La chiusura dell’ufficio di rappresentanza dell’OLP sembra essere l’ultima di una serie di tattiche di pressione usate dagli Stati Uniti contro i Palestinesi per costringerli a un accordo con il governo israeliano che negherebbe loro uno stato, oltre al diritto dei rifugiati palestinesi di tornare nelle proprie case.

Secondo il testo del discorso, Bolton dichiara che “l’amministrazione Trump non manterrà l’ufficio aperto dal momento che i Palestinesi si rifiutano di prendere provvedimenti per avviare negoziati diretti e significativi con Israele”.

Traduzione per InfoPal di Laura Pennisi