Fonti della sicurezza palestinese hanno reso noto che questa mattina all’alba, al nord della Striscia di Gaza, un internet café è stato fatto saltare in aria da sconosciuti.
Il locale, che apparteneva alla famiglia Abu Kas, si trovava nel campo profughi di Jabaliya. L’esplosivo era una bomba artigianale.
Non è la prima volta che gruppi criminali e di fanatici prendono di mira internet café o negozi di musica nella Striscia di Gaza. Questo fenomeno penalizza le poche attività di reddito dell’area e la possibilità per la popolazione, costretta dal governo israeliano a vivere in una prigione a cielo aperto e scollegata con il resto del mondo, di comunicare con "l’esterno".
Tali frequenti episodi sono spesso il prodotto di attività della criminalità comune, delle faide inter-familiari ma anche di bande di fanatici che temono la "corruzione" della gioventù palestinese.
Come a dire: non c’è limite al peggio.