Un disegno di legge americano per riconoscere la sovranità d’Israele sul Golan siriano

Washington – PIC. La settimana scorsa, il Senato americano ha discusso un disegno di legge per riconoscere la sovranità d’Israele sulle alture del Golan siriano occupato.

I senatori Ted Cruz e Tom Kuten del partito repubblicano ne hanno avuto l’iniziativa. La proposta è stata appoggiata dai senatori democratici e il capo della maggioranza alla Camera, Steny Hoyer.

Secondo il giornale ebraico Israel Hume, il testo proposto indica che il disegno di legge è vincolante, non dichiarativo e afferma che “la politica americana riconosce Israele come Stato sovrano sulle alture del Golan”, la proposta non dovrebbe scontrarsi all’opposizione dell’amministrazione americano.

Il documento sottolinea che la legge rivisita nelle sue clausole ciò che chiama “l’aggressione siriana” dalla creazione di Israele nel 1948 e la presenza militare iraniana in Siria, questi ultimi anni. La legge indica inoltre che i presidenti degli Stati Uniti si sono impegnati a risolvere la questione del Golan. Le valutazioni di sicurezza israeliana saranno prese in considerazione e Israele ha ufficialmente annesso il Golan nel 1981.

Secondo il giornale, l’amministrazione del presidente Donald Trump vuole accogliere positivamente la domanda di Israele di riconoscere l’altopiano del Golan come territorio israeliano. Nonostante ciò, il presidente non ha ancora fatto conoscere la sua posizione, che sarebbe legata ad altre iniziative internazionali e regionali guidate dall’amministrazione.

Inoltre, l’amministrazione Trump non ha ancora risposto alle recenti domande israeliane, dopo la decisione di ritirare l’esercito americano dalla Siria, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu ha chiesto che il compenso accordato a Israele sia il riconoscimento della sua sovranità sull’altopiano del Golan siriano.

Un mese fa, Netanyahu dichiarò al consigliere alla Sicurezza Nazionale americana, John Bolton : “Le alture del Golan sono importanti per la nostra sicurezza e non ci ritireremo mai”.  Ma Bolton si astenne dal commentare le dichiarazioni di Netanyahu.

Traduzione per InfoPal di Chiara Parisi