Una “guerra” asimmetrica e un genocidio pianificato di Palestinesi

Di C.L.T., da FB.

Nel 2008 i palestinesi hanno contato 3.202, tra morti e feriti.
Israele 853.
Nel 2009 i palestinesi hanno avuto 7.460, tra morti e feriti.
Israele 123.
Nel 2010 il rapporto è di 1.659 a 185.
Nel 2011 è di 2.260 a 136.
Nel 2012 è di 4.936 a 578.
E nel 2013: 4.031 a 157.
Nel 2014, tra gli anni più sanguinosi, i palestinesi hanno subito 19.860 perdite tra morti e feriti.
Israele 2.796.
Nel 2015 morti e feriti tra i palestinesi: 14.813.
Morti e feriti tra gli israeliani: 339.
Praticamente, per ogni morto o ferito israeliano, ce ne sono 43 palestinesi.
Nel 2016 i palestinesi morti e feriti sono 3.572.
Quelli israeliani: 222.
Siamo nel 2017.
Quell’anno i palestinesi contano 8.526 perdite.
Gli israeliani 174.
Il 2018 è una mattanza.
31.558 palestinesi vengono feriti o uccisi.
Gli israeliani sono 130.
Cioè: 243 palestinesi uccisi o feriti, per ogni singolo israeliano ucciso o ferito.
Nel 2019 il rapporto sarà di 15.628 a 133.
Nel 2020 sarà di 2781 a 61.
Spesso lo chiamano “conflitto” israelo-palestinese.
Ma i conflitti, prevedono una qualche forma di parità fra i due schieramenti.
Invece questi freddi, macabri numeri, raccontano qualcos’altro.
Questo non è un conflitto.
Questo è un massacro.
E deve cessare.