Unanime la condanna palestinese per le minacce israeliane su Gerusalemme

Al-Quds (Gerusalemme) – InfoPal. L’ufficio nazionale per la difesa dalla colonizzazione israeliana dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp), ha condannato l’episodio che ha investito ieri mattina al-Quds (Gerusalemme), con le minacce di aggressione da parte di coloni, e ha denunciato l’aumento di attacchi israeliani volti all’ebraicizzazione della Città Santa.

L’Olp elenca: le aggressioni ai luoghi di preghiera – moschee, chiese e monasteri senza distinzione; la confisca della terra e il vandalismo su terreni e raccolti di palestinesi. Il razzismo, l’istigazione e gli assalti fisici contro i cittadini palestinesi.

Come nella storia del passato, si torna a parlare oggi di responsabilità di bande ebraiche organizzate nello spargere il terrore tra i palestinesi.

Il centro per i Diritti umani “Uguali” parla di crimini perpetrati sotto la supervisione istituzionale israeliana e avverte che, dall’area che ospita la moschea di Al-Aqsa, era partita la Seconda Intifada nel 2000. “Da allora, si è innescata una spirale di sangue palestinese versato”.

“E’ un grave fatto che viola la legge internazionale, Gerusalemme è una città sotto occupazione, sfigurata dalle modifiche israeliane. I suoi siti religiosi meritano il massimo del rispetto”, ricordano dal centro.

Giunge anche la condanna del coordinatore dell’informazione dell’Istituto per il Waqf “Al-Aqsa”, Mahmoud Abu ‘Ata, mentre sul fronte politico emerge la dichiarazione del Fronte democratico per la Liberazione della Palesitna (FdlP), che, insieme all’aggressione contro Gerusalemme, condanna pure l’attacco sferrato a Gaza, con la morte di un anziano palestinese e il ferimento di tre altri cittadini.

“Israele tenta di mutare i fatti sul campo, sfruttando la distrazione dell’opinione pubblica, impegnata a seguire la riconciliazione nazionale – che il governo d’occupazione intende fermare – le elezioni amministrative in America e la quotidianità nel resto dei Paesi arabi in rivolta”.

Ed è altrettanto dura la condanna del Movimento di resistenza islamica al governo di Gaza, Hamas.
“Intollerabile l’attacco ai luoghi sacri di Gerusalemme. La liberazione nazionale deve partire proprio dalla Città Santa e questo è un dovere per tutti i fedeli nel mondo”.

“Nessuna complicità, né cooperazione con l’occupazione israeliana saranno tollerati”, si legge nel comunicato di Hamas, rivolto al mondo arabo-islamico, invitato a intervenire in difesa di Gerusalemme.