Un’organizzazione giuridica chiede il boicottaggio di una società di sicurezza internazionale

Londra – Pal.info e InfoPal. L’Organizzazione araba per i diritti dell’uomo in Gran Bretagna ha rivelato che la società ‘Diagnosi’ della  compagnia americana “A.C.T.S.Europa”, in cui operano dipendenti sionisti, lavora nei territori occupati per contribuire all’attuazione della politica del “fatto compiuto” della colonizzazione illegale, della protezione dei coloni e della confisca della terra palestinese, trasformando i posti di blocco in valichi internazionali.

Secondo un rapporto dell’Organizzazione, la società “è anche coinvolta nella realizzazione della politica di discriminazione razziale e commette il reato di tortura e di punizione collettiva ai posti di blocco che agevolano il passaggio degli israeliani, mentre ciò insulta e umilia i palestinesi, in quanto ne blocca gli spostamenti, usando i cani per attaccarli o per perquisirli”.

Inoltre, il rapporto ha sottolineato che questa società “si unisce alla macchina di propaganda sionista che falsifica i fatti compiuti e distorce l’immagine del popolo palestinese che resiste all’occupazione israeliana, considerando questo atto di resistenza come terrorismo”.

L’Organizzazione ha dichiarato che il contratto con il ministero israeliano della guerra e con i servizi di sicurezza israeliani per lavorare nei territori occupati è una grave violazione del diritto internazionale, in particolare la Quarta convenzione di Ginevra che vieta le misure di punizione collettiva, la tortura, l’impedimento a spostamenti e accesso al lavoro, e ogni sorta di umiliazione degradante della dignità.

Ha aggiunto che “la partecipazione della società per rafforzare e migliorare la sicurezza ai posti di blocco, condotta per sostenere l’occupazione, rende l’azienda partner nei crimini commessi ai posti di blocco e altrove nei territori occupati”.

L’Organizzazione ha invitato i paesi arabi e islamici che hanno contratti con ACTS Europa ad  annullarli e ha confermato che non è accettabile mantenerli violando i diritti dei palestinesi.

Ha anche esortato la Ue a intraprendere un’azione legale contro la società A.C.T.S. Europa e a indagare sulle sue attività illegali nei territori occupati, in conformità con la politica dell’Unione Europea che rifiuta l’occupazione nei territori palestinesi.

L’organizzazione ha chiesto, inoltre, al governo inglese, al governo francese e a tutti i  governi europei, di rivedere i contratti conclusi con l’azienda e di indagare sulle sue attività per salvaguardare la sicurezza dei cittadini europei, visto che chi non esita a violare il diritto internazionale non si asterrà dal violare i diritti dei cittadini nei diversi ambienti di lavoro di tale società.