UNRWA critica proposta USA per smantellamento agenzia

Amman-MEMO. Il direttore dell’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite che aiuta i profughi palestinesi da sette decenni ha risposto giovedì ad una proposta degli Stati Uniti di far sì che i paesi ospitanti svolgano i servizi che l’agenzia realizza in tutto il Medio Oriente, secondo quanto riferito da Reuters.

Il suggerimento – avanzato dall’inviato statunitense per il Medio Oriente Jason Greenblatt, in occasione di una riunione del Consiglio di sicurezza dell’ONU, avvenuta mercoledì – secondo cui l’UNRWA dovrebbe essere effettivamente smantellata è stato l’ultimo attacco degli Stati Uniti ad un’agenzia che ha iniziato le sue operazioni nel 1950.

Gli Stati Uniti, che una volta erano il più grande donatore dell’UNRWA, hanno sospeso i finanziamenti all’agenzia nel 2018, ritenendo le pratiche fiscali “irrimediabilmente imperfette” e alimentando le tensioni tra i palestinesi e l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

“Dobbiamo impegnarci con i governi ospitanti per avviare un dialogo sulla pianificazione della transizione dei servizi dell’UNRWA verso i governi ospitanti o ad altre organizzazioni non governative locali od internazionali, a seconda dei casi”, ha affermato Greenblatt dopo il briefing del Consiglio di sicurezza del capo dell’UNRWA, Pierre Krahenbuhl.

Interrogato durante una conferenza stampa a Gaza, avvenuta giovedì, sulle dichiarazioni di Greenblatt, Krahenbuhl ha affermato che il mandato dell’UNRWA è una questione che deve essere presa in considerazione dall’intera Assemblea Generale dell’ONU, e non da “uno o due stati membri”.

“Pertanto, i rifugiati palestinesi devono ricordare che il mandato è protetto dall’Assemblea Generale, e naturalmente ci impegneremo con gli stati membri per garantire ciò che speriamo sia un rinnovo sicuro di quel mandato”, ha affermato Krahenbuhl.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.