UNRWA: esiti traumatici delle guerre israeliane e dell’assedio su Gaza

UNRWAGaza˗PIC. L’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione (UNRWA) dei rifugiati palestinesi ha dichiarato che il blocco di Israele e le sue offensive nella Striscia di Gaza hanno avuto un impatto psico-sociale devastante sui bambini palestinesi e sulle comunità di profughi.

Secondo l’agenzia, i rifugiati palestinesi a Gaza continuano a vivere alti livelli di stress e disperazione a seguito del conflitto del 2014 e degli impatti economici, sociali e psicologici del blocco.

Una recente indagine condotta da UNRWA ha rilevato che il 55% dei pazienti che frequentano i centri di salute dell’UNRWA ha dimostrato uno scarso benessere psico-sociale e il 70% è potenzialmente depresso.

Fra i bambini palestinesi rifugiati, l’UNRWA stima che perlomeno il 30% richieda qualche forma di intervento psico-sociale. I sintomi più comuni sono: incubi, disordini alimentari, paura intensa e pipì a letto.

Nelle scuole dell’UNRWA, sono stati nominati dei consulenti per garantire che i bambini di Gaza siano dotati delle abilità per avere successo nella vita, lavorando a stretto contatto con gli insegnanti per rafforzare la capacità di risoluzione dei problemi, i rapporti interpersonali, il supporto per i loro coetanei, il rispetto e la tolleranza per gli altri, la cura di sé e la gestione dello stress.

Nel 2002 l’UNRWA ha istituito il cosiddetto Programma comunitario di salute mentale (CMHP) per assistere i rifugiati palestinesi della Striscia che avevano perso l’abilità di affrontare le condizioni di deterioramento, con alti livelli di violenza e declino economico.

Il CMHP, concentrandosi particolarmente sui bambini, aiuta a mitigare l’impatto psicologico derivante dalla violenza imperante, dalle difficoltà economiche e dall’isolamento della popolazione dei rifugiati di Gaza.

Traduzione di F.G.