Valico di Rafah: aperto per qualche ora e immediatamente richiuso.

Aperto per qualche ora e poi richiuso: il valico di Rafah ha di nuovo serrato i suoi cancelli in faccia a centinaia di palestinesi che avrebbero dovuto transitare nei due lati, egiziano e palestinese. Le autorità israeliane ne hanno infatti disposto il blocco poco dopo una breve riapertura.

Sono rimasti fuori centinaia di cittadini malati, anziani e studenti.

Questa situazione amplifica una già drammatica situazione di assedio economico e politico internazionale, di cui le prime vittime sono i malati, i vecchi e i bambini. Ricordiamo che il valico di Rafah costituisce l’unico collegamento tra la Striscia di Gaza e il mondo esterno. Il terminal è stato aperto soltanto poche giornate negli ultimi sei mesi e soprattutto per i "casi umanitari".

Secondo un report pubblicato dall’Ufficio per il Coordinamento degli  Affari Umanitari dell’Onu lo scorso mese di novembre, il valico di Rafah è rimasto chiuso per l’ 86% delle giornate dal 25 giugno a oggi (data del rapimento del soldato Jilad Shalit a opera di fazioni della resistenza palestinese). E questo, "per ragioni di sicurezza". Oltre a tutto il resto, ciò ha bloccato l’esportazione di prodotti della Striscia, aggravando la crisi economica.

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