Valico di Rafah. Spari contro la scorta del premier Haniyah: uccisa la sua guardia del corpo.

Ieri sera, il convoglio del primo ministro Ismail Haniyah, che, dopo ore di attesa al lato egiziano del valico di Rafah, aveva ricevuto l’autorizzazione a rientrare nella Striscia di Gaza, è stato attaccato da raffiche di spari. 

Una guardia del corpo è stata uccisa, mentre altre sei persone che viaggiavano con lui sono state ferite – tra questi, suo figlio, il suo consigliere politico e altri due body-guards.

Il convoglio di Haniyah è stato attaccato mentre faceva ritorno nella Striscia di Gaza, dopo aver atteso molte ore dal lato egiziano del valico di Rafah ed essere stato costretto a lasciare i 35 milioni di dollari raccolti durante il viaggio di queste ultime settimane in paesi arabo-islamici. Ricordiamo che il valico di Rafah è monitorato da forze internazionali, tra cui i Carabinieri italiani. 

Dopo aver bloccato Haniyah e il suo seguito per diverse ore, Israele ha dato il permesso di entrare, ma senza il denaro, che è stato depositato in una banca egiziana.

Fonti sanitarie hanno confermato il decesso di Abdur -Rahman Nassar, 19 anni, e il ferimento del figlio del premier, colpito alla faccia e in pericolo di vita; di un consigliere, Ahmad Yousef, e di altre persone.

Da una parte, vengono accusati dell’attentato alcuni membri affiliati alle guardie presidenziali di Mahmoud Abbas. Dall’altra, testimoni oculari hanno raccontato che uomini armati appartenenti a Hamas avevano sparato in aria in segno di gioia per l’arrivo del convoglio di Haniyah, e lanciato caramelle. Tutto ciò avrebbe creato una situazione di caos inducendo le guardie del corpo del premier a sparare contro i festanti sostenitori di Hamas causando numerosi feriti.

Qualche ora prima del ritorno di Haniyah, erano scoppiati scontri tra sostenitori di Hamas e guardie presidenziali di Fatah che stazionano al valico. Decine di palestinesi erano rimasti feriti.

Haniyah è stato costretto a interrompere il viaggio a seguito dei disordini e dei omicidi avvenuti negli ultimi giorni nella Striscia di Gaza.

Giovedì 14 dicembre

Come annunciato in queste ultime settimane, le forze di occupazione israeliane questo pomeriggio hanno bloccato il primo ministro palestinese, Ismail Haniyah, sul confine egiziano del valico di Rafah. Il premier è appena tornato da un viaggio nei paesi arabo-islamici dove ha ricevuto donazioni finanziarie consistenti in sostegno alla popolazione e al governo palestinesi.

Il ministro della Difesa Amir Peretz ha dato ordine di impedire l’ingresso del primo ministro palestinese Ismail Haniyah e dei suoi collaboratori nella Striscia di Gaza. Le autorità israeliane vogliono assicurarsi che il premier non introduca "illegalmente" denaro o altre merci nella Striscia dopo il viaggio in Siria, Iran, Sudan e in altri paesi arabo-islamici.
Sembra che Haniyah stia tentando di entrare con un quarto di milioni di dollari Usa.

Haniyah è stato bloccato nell’area di Al-Arish, nella penisola del Sinai, in Egitto.

Migliaia di cittadini sono scesi per le strade di Rafah in segno di protesta contro la decisione israeliana. Parallelamente, tra combattenti di Hamas e guardie presidenziali fedeli a Fatah sono scoppiati scontri.

(Fonti: Al-Watan e Maan News)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.