Vasta campagna di invasioni e arresti in Cisgiordania e Gerusalemme Est

PIC e Quds Press. Mercoledì, le forze di occupazione israeliane hanno eseguito una campagna di invasioni e arresti su vasta scala in Cisgiordania e Gerusalemme Est. Dieci Palestinesi sono stati arrestati con l’accusa di essere coinvolti in attività anti-occupazione: 2 sono stati arrestati a Salfit, 1 nel campo profughi di al-Am’ari, vicino a Ramallah; 3 a Betlemme, 2 a Hebron, 1 nel sud di Tulkarem, 1 a Jenin.

Nel distretto di Hebron, sono scoppiati violenti scontri a Beit Ummar, dove due residenti sono stati arrestati e un soldato israeliano è stato lievemente ferito.

A Salfit sono stati arrestati due studenti universitari, mentre violente incursioni hanno preso di mira cittadine e villaggi del distretto.

Come parte delle politiche di punizione collettiva israeliana, i soldati hanno invaso e perquisito le case dei tre Palestinesi uccisi venerdì scorso a Gerusalemme, a seguito di un attacco anti-occupazione a Gerusalemme Est. Il padre di uno dei giovani uccisi è stato arrestato con l’accusa di “incitamento”. Ciò ha portato a violenti scontri tra gli autoctoni e le forze di occupazione, e a diversi feriti tra i primi.

A Betlemme, i residenti hanno impedito l’arresto di una donna, durante l’irruzione dei soldati alla ricerca del marito.

A Jenin è stato arrestato un giovane.