Il villaggio di Sair, la montagna rivoluzionaria palestinese

149815424Hebron – A cura della redazione di PICIl suo nome ancestrale esprime il suo temperamento. Il suo nome, che esprime la rabbia contro l’occupazione, è ancorato saldamente nella memoria palestinese. Il villaggio di Sair assume una posizione geografica tanto importante. Controlla il tragitto di diverse colonie sioniste che circondano la città di Hebron (al-Khalil) da nord e nord-est.

Il villaggio di Sair si trova al nord della città di al-Khalil, 8 chilometri dal suo centro. La sua superficie è di 92422 donum (9200 ettari circa). Il numero di abitanti è circa 30 mila.

Il villaggio di Sair è circondato a nord dalla provincia di Betlemme, la città di Beit Fadjar, i campi di al-Aroub e di Kawaziba. A sud, dal villaggio di Bani Naim. Nella sua parte orientale è circondata dal deserto. Ad ovest da Halbul.

Il villaggio di Sair è a 870 metri di altitudine. All’epoca romana era conosciuto col nome Sior (la roccia dominante).

In seguito all’occupazione sionista della Cisgiordania nel 1967, le colonie sioniste cominciarono a circondare il villaggio. I giovani cominciarono anche a condurre operazioni contro tali insediamenti, tra cui Kiryat Arba, la più grande colonia del sud della Palestina e quella di Kdumim. Nella sua parte ovest si trova la strada n° 60 che collega le colonie del sud con quelle del nord.

Il villaggio dei martiri

Il villaggio di Sair è da sempre la punta di diamante contro l’occupazione sionista, con le sue rivoluzioni e le sue azioni di resistenza. Durante l’intifada di al-Quds, ha avuto 12 vittime. Diverse operazioni contro i soldati dell’occupazione hanno avuto successo.

Ma i coloni sionisti non cessano affatto le aggressioni contro gli abitanti dei villaggi palestinesi. Non si è pronti a dimenticare il giovane palestinese Azzam Chalaldah. È stato colpito da un colono sionista mentre raccoglieva le olive. È stato gravemente ferito e ricoverato in una clinica di al-Khalil. Forze speciali sioniste hanno invaso la clinica per arrestarlo. Suo cugino Abdallah ha perso la vita.

E affrontando le forze di occupazione sionista, i giovani Ayad Rouhi Jaradat e Mahmoud Isa Chalalda sono morti alle porte del villaggio.

Un matrimonio inedito

Il villaggio di Sair ha realizzato un matrimonio inedito. Infatti, durante un raduno di migliaia di persone venute per dare il proprio addio a Raid Jaradat, il padre ha chiesto la mano della martire Daniya a suo padre. Questa proposta di matrimonio ha commosso tutti ed è rimasta negli annali del villaggio.

Il primo villaggio

Durante l’intifada di al-Quds, il villaggio di Sair ha occupato il primo posto per quanto riguarda il numero di vittime e il numero di operazioni eroiche contro l’occupazione sionista e i suoi coloni, conferma Kayed Jaradat, presidente del comune.

Il suo villaggio non esita a dar tutto per la propria patria, dice Jaradat al corrispondente di PIC, per far fronte alla ferocia e all’arroganza dell’occupazione, per combattere contro la criminalità organizzata contro il nostro popolo palestinese.

Traduzione di Giovanna Vallone